Il teatro a Roma dentro le case private, un pubblico ristretto, ogni volta con un nuovo indirizzo e una nuova parola d’ordine.
Ci troviamo al ventisettesimo piano di un edificio, Pietro vuole lanciarsi nel vuoto ed in quel momento arriva un tipo, Salvatore. KENT inizia qui, in questo preciso istante e racconta tutto ciò che avviene dopo questo fatidico incontro.
Si tratta di uno spettacolo teatrale interamente ambientato nello spazio in cui è stato pensato, una terrazza. Cristiana Vaccaro, attrice, questa volta nei panni di regista è esattamente così che se lo immagina: “ho cercato di riprodurre non solo il senso di vertigine, ma anche quella specie di bagliore che colpisce chiunque scelga, per il proprio sguardo, un punto di vista tanto elevato.” Ed è proprio questa la specialità di questa commedia, un’iperrealismo tale da condurre lo spettatore nella scena, levandogli il disturbo di doversela immaginare. Quasi una via di mezzo tra cinema e teatro: spettacolo dal vivo, ambientato in scenari reali.
Funziona così, la terrazza non è sempre la stessa, (si tratta pur sempre di una produzione indipendente) gli organizzatori comunicano la zona in cui si terrà lo spettacolo rivelando l’indirizzo preciso solo all’ultimo momento e solo a chi ha confermato la prenotazione. KENT é uno spettacolo itinerante, ribattezzato il “terrazzi tour”, se si è fortunati capita di ricevere anche un piccolo aperitivo. Roma probabilmente non è la città culturalmente più attiva d’Europa, questo anche grazie ai fondi sempre più scarsi che gli vengono dedicati, ma guai a dire che gli artisti e gli addetti del settore non ce la stiano mettendo tutta, contribuendo così, alla rinascita artistica della capitale.
Ogni spettacolo è diverso dall’altro questo perchè ogni volta gli attori devono adattarsi ad un’ambientazione diversa. KENT è una commedia rapida che racconta gli inganni della morale. La storia di due persone nella vita distanti, ma per poche ore inspiegabilmente vicini nelle loro solitudini, una storia che mette al centro l’esistenza, i sentimenti, le paure venute fuori da un’incalzante dialogo fatto anche di introspezione e silenzi con un finale che non ti aspetti. Un omaggio diretto a Superman, l’eroe per eccellenza del fumetto epico americano. Anche perché, al di là di tutto, sia Pietro che Salvatore, sotto il vestito stropicciato, indossano un costume improbabile. Si tratta solo di capire che uso ne faranno, non appena il motivetto di John Williams (tattatattata’) toccherà il suo apice.
La regista lavora con gli attori su ogni respiro e su ogni passaggio emotivo, con l’intenzione di cercare un po’ di verità, quella verità semplice e organica che nasconde sia la fatica che l’artificio, che crea l’illusione e che fa sembrare, a torto o a ragione, che tutto sia semplice.
Circo Bordeaux, Rampa Prenestina, Kyo Art Production presentano KENT, scritto da Marco Andreoli, con Valerio Di Benedetto (già Dylan Dog per il fan-film Vittima degli Eventi, e conosciuto anche, al cinema, per Spaghetti Story) e Matteo Quinzi (The Pills). KENT è andato in scena l’ultima settimana di Luglio, a Roma in una terrazza con una vista mozzafiato in zona Monti, ma il “terrazzi tour” continua dopo l’estate, volete sapere dove? Non vi resta che prenotare.
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