“L’islam di oggi? Figlio della violenza”

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Le primavere arabe? Un totale fallimento. Il pensiero arabo? Rimasto fermo al medioevo: dogmatico e prigioniero di una mentalità tribale. L’islam? Ieri come oggi è caratterizzato dalla violenza delle guerre e delle conquiste. Il Corano? Un testo estremamente violento. A dirlo non è un islamfobo razzista. Ma uno tra i maggiori poeti e intellettuali arabi, il siriano Adonis, più volte candidato al Nobel. Forse è il caso di ascoltarlo e leggere il suo libro: “Violenza e islam” (Guanda)

3 Commenti

  1. Un autore coraggioso, un recensore franco, un tema sempre attuale.

  2. Non è strana se si legge la storia dell’Islam. Nel XI secolo hanno chiuso il pensiero critico ( la porta della conoscenza) stabilendo che tutto ciò che serve all’uomo è nel corano e ciò che non è scritto è falso. Non per nulla dei dotti teologi musulmani continuano ad affermare che la terra è piatta. Il risultato lo vediamo tutti i giorni. Il loro apporto nel progresso umano è inesistente e sono i principali autori di tutte le guerre odierne. Checché ne dicano i buonoidi de sinistra.

  3. In effetti la osa è molo strana. L’Islam dei primi secoli era ben diverso da quello attuale. Intanto era permissivo e non esclusivo. Voglio dire che permetteva anche a chi non professava l’islamismo di vivere tranquillamente nei territori da poco occupati. E poi era composto da studiosi molto curiosi nel senso che erano sempre alla ricerca di verità anche scientifiche. Molti risultati occidentali, specie nel campo della chimica, si devono a studiosi arabi( in senso generico, non etnico). Poi si sono fermati, Non sono più andati avanti. Forse il problema sta nella struttura stessa dell’Islam: quando si ha a che fare con un Dio che richiede l’assoluta sottomissione, si perde, in un cero senso, la gioia di vivere e di scoprire sempre più cose nuove!!!

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