Le primavere arabe? Un totale fallimento. Il pensiero arabo? Rimasto fermo al medioevo: dogmatico e prigioniero di una mentalità tribale. L’islam? Ieri come oggi è caratterizzato dalla violenza delle guerre e delle conquiste. Il Corano? Un testo estremamente violento. A dirlo non è un islamfobo razzista. Ma uno tra i maggiori poeti e intellettuali arabi, il siriano Adonis, più volte candidato al Nobel. Forse è il caso di ascoltarlo e leggere il suo libro: “Violenza e islam” (Guanda)
LE INTERVISTE OFF
Nicola di Caprio, quando il rumore diventa opera d’arte
Abbiamo scovato Nicola di Caprio nel suo studio milanese in zona Centrale- Greco a Milano, dove vive e lavora tra oggetti e strumenti musicali...
Le donne di Lorenzo Parisi Asaro, libere e forti
Lorenzo Parisi Asaro, nato a Milano nel 1994, è da sempre affascinato dall’arte, dalla pittura. Dopo il liceo artistico ha frequentato un corso di...
Come direbbe Umberto Eco, il colore è un’opera aperta…
Maria Cristiana Fioretti (1966) vive e lavora tra Milano e Mentone dove dipinge en plein air accarezzata dalla luce del Mediterraneo
Anna Della Rosa e il segreto della Duse: “La felicità è...
L'attrice milanese Anna Della Rosa sta vivendo un periodo davvero intenso e ricco di soddisfazioni. Da pochissimo le è stato assegnato il Premio Duse
LA RETE DI #CULTURAIDENTITÀ
Milano sfratta il Museo Leonardo3
Il comune di Milano continua a rifiutare un incontro sul Museo Leonardo3, che verrà sfrattato. E il direttore Lisa ora farà lo sciopero della fame.
Ma quali cocktail, ecco le polibibite futuriste
I futuristi rivoluzionarono anche il modo di bere, sostituendo ai troppo "british" cocktail le "polibibite"
Carla Fracci negli scatti di Augusto De Luca
Il fotografo Augusto De Luca ha ricordato per CulturaIdentità il suo incontro con Carla Fracci
Su CulturaIdentità l’intervista a Enrico Ruggeri
Ecco l'intervista a Enrico Ruggeri sul numero 56 di CulturaIdentità in edicola e in versione digitale.
«Il libero pensiero ha un prezzo da pagare»: canta...
Un autore coraggioso, un recensore franco, un tema sempre attuale.
Non è strana se si legge la storia dell’Islam. Nel XI secolo hanno chiuso il pensiero critico ( la porta della conoscenza) stabilendo che tutto ciò che serve all’uomo è nel corano e ciò che non è scritto è falso. Non per nulla dei dotti teologi musulmani continuano ad affermare che la terra è piatta. Il risultato lo vediamo tutti i giorni. Il loro apporto nel progresso umano è inesistente e sono i principali autori di tutte le guerre odierne. Checché ne dicano i buonoidi de sinistra.
In effetti la osa è molo strana. L’Islam dei primi secoli era ben diverso da quello attuale. Intanto era permissivo e non esclusivo. Voglio dire che permetteva anche a chi non professava l’islamismo di vivere tranquillamente nei territori da poco occupati. E poi era composto da studiosi molto curiosi nel senso che erano sempre alla ricerca di verità anche scientifiche. Molti risultati occidentali, specie nel campo della chimica, si devono a studiosi arabi( in senso generico, non etnico). Poi si sono fermati, Non sono più andati avanti. Forse il problema sta nella struttura stessa dell’Islam: quando si ha a che fare con un Dio che richiede l’assoluta sottomissione, si perde, in un cero senso, la gioia di vivere e di scoprire sempre più cose nuove!!!
Comments are closed.