Eravamo presenti all’inaugurazione della XIII edizione del Festival internazionale del teatro romano a Volterra. La Compagnia, di tutte donne, si chiama Bottega del pane. Deve il nome al dramma didattico scritto da Bertolt Brecht (Der Brotladen) saggio conclusivo del biennio ’94-96 della scuola di teatro classico Giusto Monaco, del glorioso Istituto Nazionale del Dramma Antico, diretto allora dal prof. Giancarlo Sammartano.
Da quell’esperienza formativa nasce la necessità di fare teatro in proprio mantenendo viva la tradizione delle commedie attiche, rivisitandole, aggiornandole, trovando sempre di più appigli sul nostro presente. Vediamo continuamente il trionfo della disonestà, l’affermarsi dei gretti interessi personali, militarismo unito a vigliaccheria, politici fanfaroni e improvvisati demagoghi. Ecco la necessità di mettere in scena Aristofane. Cinzia Maccagnano, la regista del gruppo, sceglie la prospettiva comico-aristofanesca somigliante al frammento didattico brechtiano. La fantasia unita alla povertà della scena, fatta di pochi elementi di attrezzeria che si presentano a “vista” agli spettatori e ricordano uno stralunato kindergarden, un piccolo parco giochi semplice, con cavallo a dondolo, clave innocue, cappeli e divise circensi, barbe finte da anime buone di Sezuan.
La regia dello spettacolo si muove in un delicato equilibrio tra sogno e realtà e le interpreti sono tutte brave nel calarsi ironicamente nelle parti maschili. Assieme a Cinzia Maccagnano sono da citare: Cristina Putignano, Rita Salonia, Luna Marongiu, Oriana Cardaci. Le rane, pur con una vena comica festosa, di ispirazione lirica, parla con una tristezza sconsolata di un vuoto culturale. E ditemi se non è attuale.
Il titolo della rassegna di Volterra è Satura Lanx, ed è un chiaro riferimento al tema della nutrizione nell’anno dell’Expo, di quello che era considerato il piatto degli dei, da cui deriva anche il termine satira,(di tutto un po’) del Persio Flacco proprio di Volterra.
Eventi presentati dalla MDA produzioni danza con Argonauti-Giasone e Medea diretti dal coreografo Aurelio Gatti. Viaggi onirici di iniziazione: musica, teatro, danza per un cartellone di eventi che andrà avanti fino al 2 agosto.












