La nuda proprietà della vicina di casa

14

C’è chi l’ha fatto per caso mentre cercava foto porno, chi è fiero del proprio corpo e non ha nessuna remora a mostrarlo così com’è, chi invece qualche timore ce l’aveva ma non se ne è lasciato dominare. Poi ci sono i narcisisti convinti. Mille ragioni hanno motivato chi ha accettato di aderire a Reality Project, progetto fotografico di Alma Photos, duo di fotografi milanesi composto da Alessandro Viganò e Matteo Scarpellini a cui interessa mostrare corpi veri e nudi. In ambienti rigorosamente domestici. (Guarda anche la gallery sulle “Reginette domestiche“)

L’obiettivo delle loro macchine fotografiche ha catturato forme imperfette e proprio per questo sensuali, nei, ecchimosi, tatuaggi. Tutto quello che si nasconde sotto allo scudo dei vestiti, ovvero ciò che quotidianamente è lasciato alla nostra immaginazione se viene solleticata dallo sguardo della vicina di casa, di quella ragazza che sta attraversando la strada ma poi chissà com’è quando…

Reality Project

Il progetto fotografico è aperto a chi, uomo o donna che sia, non ha paura del proprio corpo tanto da accettare di farsi fotografare in casa e, soprattutto, senza niente addosso. Dando un’occhiata al sito di Reality Project, è impossibile non notare quanto la presenza femminile sia dominante. Il gentil sesso non è più “gentile” da un pezzo e mostra tutta la durezza di cui dispone, tra seni asimmetrici e sederi che non sono e mai saranno lati b da copertina. Orgogliosamente.

I canoni di bellezza attuali vengono scardinati da una donna che, nuda, ride di gusto sdraiata sul letto. È incinta al nono mese. Poi c’è la ragazza con gli occhiali che non si è mai piaciuta ma sta imparando ad amarsi lo stesso, segue quella che apre il frigo e mostra tutto di sé. Distrattamente.

Reality Project sembra una collezione di scatti privati rubati alla vita quotidiana delle persone che ritrae. C’è la colazione, il pianoforte, la scala, la libreria. La seduzione, anche. Manca all’appello solo photoshop. E non se ne sente la mancanza.

14 Commenti

  1. Ma perché non la smettete di pubblicare in prima pagina questi pacchi (termine tecnico) di passera e attirare valanghe di commenti dei lettori più arrapati, che poi esibite incuranti della melma in cui vi sprofondate da soli? Cosa direste se qualcuno pubblicasse variopinte istantanee di peni eretti a beneficio delle lettrici donne? Di questo vi scandalizzereste? (E lì sì che c’è da sbizzarrirsi, altro che quel tappetino rasato). Insomma, consentitemi un linguaggio schietto adatto al livello delle vostre pubblicazioni, va bene che il pelo tira, ma state superando ogni limite, veramente fate un po’ senso, ve lo dice una vostra affezionata lettrice.

  2. Geniali.
    Questi due si fanno cercare e poi le vanno a trovare a casa.
    Mitici.

  3. SEMBRA una collezione di scatti rubati. appunto, sembra. magari non si sono fatte pagare ma c’è scappata una sveltina.

  4. Che dire? Chi non apprezza la bellezza femminile non vive. Vegeta.

  5. Il progetto fotografico e’ aperto ai “FETICISTI”, cioe’ a coloro affetti da turbe sessuali incontrollabili. Detto questo se la mia vicina di casa vuole farsi vedere nuda dietro la finestra della sua stanza da letto non e’ che le telefono per dirle di chiudere le tendine.

  6. Bellissime, come sarebbe bello avere delle vicine cosi. Le mie non sono il massimo….

  7. Che tristezza infinita queste cose…Cosa vorrebbero dimostrare? Di essere esibizioniste anche loro e cercare di essere l’oggetto del desiderio di qualcuno…da qualche parte nel mondo, nascosto dalla rete internet.
    Possono girarla come vogliono, dicendo che gli altri non capiscono niente..non capiscono l’arte…

    • Sono d’accordo, ma c’è sempre qualche ‘macho’ che coglie l’occasione costituita da articoli simili per esibire la sua ‘virilità’ ,andando in brodo di giuggiole.

  8. … la stessa cosa che c’é sotto la gonna di colei che ha scritto questo insulso articolo…

  9. Immagino già le femministe starnazzanti nel caso in cui fosse stato un uomo e mettere un titolo del genere….

  10. Furbina, come iniziativa: i corpi qui denunciati son tutti più che passabili; temo che la media, quindi la realtà che i due dritti vorrebbero farci credere di voler illustrare, sia assai più deprimente.

Comments are closed.