Gara di “Corti” a Teatro

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corti_teatrali_2015In sette giorni il teatro dell’Angelo ha presentato venti spettacoli nella rassegna I corti teatrali; un festival del nuovo teatro indipendente, giovane, ventennale formula format collaudato e riproposto per l’occasione da Max Caprara.
Ogni sera, da lunedì a domenica 26 si alternano dai due ai quattro spettacoli con una durata massima di venti minuti ciascuno; c’è una giuria di addetti, di pubblico e in palio un premio in denaro. La rassegna dovrebbe nel suo intento, mappare tendenze, potenzialità, talenti ancora inespressi, riconoscendo e qualificando volta per volta nuove generazioni di autori, registi, attori.

Abbiamo seguito due spettacoli in gara. Sani da legare di e con Paolo Gatti è una commedia veloce, degli equivoci, dai ritmi serrati, che mette alla berlina un vero disagio: l’inarrestabile abuso di smartphone, tablet, Facebook da parte delle giovani generazioni, sempre più irrelate, sole, vuote anche se con molte amicizie virtuali.
L’egoismo è dato in partenza già nella definizione commerciale di questi apparecchi che mente l’I (io) davanti a tutto e a tutti. E gli altri? Gli off-line? Diventano matti o come scrive l’autore sono i Sani da legare. Gatti però si contenta della dimensione sit-com e non affonda la lama.
L’altro testo La Collezione di Eleonora Gusmano, prevede due attrici in scena. Ricorda le Serve di Jenet o Che fine ha fatto Baby Jane? Abbiamo capito poco, c’è una regia però. Davide Sacco si conferma un’interessante nuova leva partenopea. Sa giocare con lo spazio, con le luci, muove le interpreti in un ideale ring e lo aspettiamo con impazienza al confronto con drammaturgie più solide.

Foto di copertina di Matteo Nardone