Il Natale degli Ultimi di Stefano Tonelli

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A Bolgheri nella Maremma l’artista poeta espone nei boschi, per strada, al ristorante.

di Corona Perer

Ha fatto una scelta: stare lontano dal sistema ma mai dall’arte. “E’ come se ogni giorno mi sbucciassi, mi lasciassi rapire da ciò che più amo. Quale sarà il rovescio della medaglia non voglio pensarlo, forse il rovescio l’ho già vissuto e adesso è il tempo di vivere tutto questo”.

Stefano Tonelli è pittore e poeta. Le sue installazioni chiamano spesso in causa alberi e foglie, ma è la Parola la vera protagonista del suo gesto estetico. Così a Cecina, qualche anno fa addobbò un magnifico albero di libri antichi e introvabili, mentre sublimi ballerine nei tutù “fatti-di-parole” davano vita ad una danza nelle sue tele.

A Bolgheri, frazione del comune di Castagneto Carducci che si trova pochi chilometri a nord-ovest rispetto al capoluogo nel cuore della Maremma, ha aperto uno studio. Il che non vuol dire che lo ha “aperto” solo per lavorarci, ma per incontrare la gente.

“Il mio arrivo da straniero se pur sempre nella mia terra sta creando un piccola rivoluzione culturale” racconta dopo l’inaugurazione dello spazio che ha chiamato Microcantiere.

“All’inizio ha suscitato una sospettosa curiosità e in poco tempo si è trasformata in un abbraccio aperto con la comunità”.

Oltre ai turisti, che sempre affollano Bolgheri in cerca di vini pregiati e paesaggi mozzafiato, il suo studio è diventato un luogo di incontro. Dal poeta contadino Aldo Bellagotti, novantaduenne, al fattore Mario Nardi con le sue storie nomadi di grandi casate e fattorie, ai nobili del posto (tanti) al principe Romanoff imparentato con i Della Gherardesca, da registi come Carlo Mazzacurati o Enzo Dalò ai poeti come Davide Rondoni e Roberto Veracini, artisti come Massimo Bartolini ed amiche come Enrica Bonaccorti fino all’intrusione inaspettata di Vittorio Sgarbi. Il “microcantiere” è diventato il suo “microcosmo” ed il centro del suo mondo. Anche Castagneto Carducci se ne è accorta, così anche il Comune lo sostiene patrocinando gli eventi e favorendo lo scambio anche con il mondo della scuola. Il 30 Novembre ha inaugurato “Gòste Todà, percezioni del gusto, emozioni dell’arte”. Stefano Tonelli è uscito dallo studio per invadere due sale del locale ristorante che sono diventate uno studio d’arte in continua evoluzione con installazioni sue e di altri artisti. Tra questi Mario Mulas, fratello del più famoso Ugo, e gli scatti inediti del Piccolo di Milano. “Si è visto ciò che di solito si vede solo in uno studio d’artista gustando le eccellenze della cucina toscana” spiega Tonelli che recentemente ha realizzato “Calligrafie D’Autunno” (nella foto), opera installativa per uomo…e foglie.

Ed ora fino al 6 di gennaio nella piazza del borgo è installato “Il Natale degli Ultimi”, una grande barca di 10 metri che sull’albero maestro ha riprodotta la Zattera della Medusa.

Le sagome di una famiglia sopravvissuta al naufragio di Lampedusa rappresentano la Sacra Famiglia. L’installazione è accompagnata dai versi di Tonelli.

Chi è arrivato Fradicio di acqua, di sale e di viaggio/ Non sa quanti di loro/Sono rimasti a dormire tra le onde,

Quante voci sono diventate mute / Come le conchiglie nere sul fondale/…/E’ sempre il Natale degli Ultimi che fa la storia,

Che stride contro i nostri addobbi inutili/Contro il vuoto della nostra altezzosa distanza/A mezzanotte rintoccano le campane nello scirocco / In questo stivale pieno d’Africa / Chi s’inchinerà davanti a quel bambino?

E ancora una volta la parola di Tonelli, sono arte e condivisione nella più bella e coinvolgente delle modalità artistiche: tra la gente, per la gente.

http://www.giornalesentire.it/article/stefano-tonelli-calligrafie-d-autunno-bolgheri-art-microcantiere-di-idee.html