AAA Cercasi urgentemente, ministro della Cultura

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Cercasi urgentemente ministro del Turismo e della Cultura che abbia due requisiti indispensabili: l’amore per l’Italia che si traduca nell’attribuire la priorità assoluta all’interesse supremo degli italiani, e la determinazione a valorizzare ciò che il buon Dio ci ha dato e ciò che l’ingegno degli italiani ha creato nel corso di millenni. Siamo il più bel Paese al mondo e disponiamo del patrimonio culturale più cospicuo dell’umanità. Abbiamo un tesoro inestimabile racchiuso in cassaforte: ci serve solo un “italiano vero” che individui la combinazione per aprirla restituendo alla vita un bene vitale che diversamente morirà lentamente nell’oblio e nel degrado.

Dario Franceschini
Dario Franceschini

Ho la somma fortuna di essere originario e di essere diventato cittadino dei due Paesi che sono il più bel museo a cielo aperto del mondo: l’Egitto e l’Italia. Ma ho la somma sfortuna di prendere atto che né l’Italia, e ancor meno l’Egitto, valorizzano adeguatamente lo straordinario patrimonio ambientale e culturale che l’umanità ci invidia.
Non dovrebbe far riflettere che il sito culturale di maggior successo al mondo, il Louvre di Parigi, ha come simboli lo Scriba egizio e la Gioconda di Leonardo? Com’è possibile che Cina e Stati Uniti attraggano un maggior numero di turisti valorizzando al meglio i siti d’interesse ambientale e culturale, che sono una quota minima di ciò che offre l’Italia? Le risposte tecniche si sprecano. Gli impegni e le promesse sono all’ordine del giorno. Ma la realtà dell’abbandono di Pompei, della chiusura dell’Opera di Roma e del degrado di Firenze e Venezia, ci fanno toccare con mano la distanza abissale tra il dire e il fare.

Eppure basterebbe un “italiano vero” che, impugnando la bacchetta magica del patrimonio ambientale e culturale, realizzi il miracolo di far risorgere l’Italia da una crisi che non è solo economica ma soprattutto di civiltà.

6 Commenti

  1. Cultura in Italia ? Parolaccia, meglio un popolo che sguazza nell’ ignoranza altrimenti chi li vota più questi rozzi che ci governano ?

  2. Trovare un politico italiano ? In breve,caro Magdi,direi così : o si è politici o si è italiani. Il popolo italiano — già lo diceva Giacomo Leopardi – è un popolo di cialtroni, cialtroni perché FAZIOSI,anzi prìncipi di Faziosità. Ti ricordi quando,regnante Berlusconi, cadde un muro a Pompei ? Cadde lo cielo,la tempesta, lo terremoto,la galassia intera, insomma l’apocalisse a suon di ” Dimissioni,Dimissioni,Barbari, Incolti”. L ‘ istessa cosa accade oggi…. e fu subito silenzio,faziosità assoluta.
    Gli italiani dovrebbero imparare dalla Natura, la quale, essendo nostra beneamata Matrigna, non guarda né a destra né a sinistra,né al centro. Or dunque, l’italiano potrà diventare politico ad una sola condizione : dovrà modificare il suo DNA-F. Natura non facit saltus, gli italiani fanno capriole!

  3. Da quella massa di imbecilli che ci governano, cosa bobbiamo aspettarci ???
    Il miglior rimedio, è quello di imprigionare quella SPORCIZZIA che ci governa e prendere noi stessi le redini del paese. L`incompetenza di quei FASCIO-SOCIAL-COMUNISTI, ora DEMOCRISTIANI, HÀ PASSATO TUTTI I LIMITI, POTREMMO FARNE UN REGALO AI RAPRESENTANTI DELL`ISIS in Libbia !!!

  4. Basta col degrado, ci vuole “un italiano vero”,se mi posso permettere questo io lo dico da molto tempo.Un Italiano vero con ampi poteri e che abbia a cuore le sorti della nazione,iniziando a fare estrema pulizia .Ma è soltanto una pia illusione ci sono troppi comunisti,non lo permetteranno mai, nel marciume ci sguazzano da sempre.

  5. Per avere un italiano “vero” per prima cosa bisognerebbe avere quello che oggi non c’è: un’Italia vera! Divisa da ideologie partitiche il nostro Paese va avanti a passi alterni e – a volte – persino zoppicando. Ma questo “contrasto” – con una parte del mondo islamico – per quanto possa oggi sembrare assurdo, porterà inevitabilmente e per necessità ad un’unione degli italiani e di tutti gli europei di fronte ad “nemico” comune.

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