SIMA: modifiche alla Costituzione italiana per la tutela dell’ambiente

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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Approda su “The Lancetla modifica della Costituzione Italiana che inserisce la tutela dell’ambiente nella Carta fondamentale dell’ordinamento repubblicano, approvata dal Parlamento esattamente due mesi fa e presentata come modello per l’Europa e per qualsiasi Paese. È stato, infatti, recentemente pubblicato su “The Lancet Regional Health Europe” (https://www.thelancet.com/journals/lanepe/article/PIIS2666-7762(22)00060-6/fulltext) un contributo* a più voci per sottolineare lo storico via libera dell’8 Febbraio scorso ai nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione.

È il professor Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), a spiegare l’importanza dell’annuncio su Lancet: “Abbiamo voluto dare il massimo risalto possibile anche nella comunità medica e scientifica a questo memorabile passaggio costituzionale compiuto dal nostro Paese, affinché possa essere d’esempio almeno per gli altri Stati membri dell’Unione Europea ai fini dell’inserimento della tutela dell’ambiente nei rispettivi ordinamenti giuridici. La coincidenza di questa pubblicazione con l’odierna Giornata Mondiale della Salute è quanto mai appropriata perché tutto quello che facciamo per l’ambiente si traduce automaticamente in un beneficio per la salute umana. Su tale evidenza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce, infatti, la crisi climatica che stiamo vivendo come la più grande minaccia sanitaria per l’umanità, stimando in oltre 13 milioni i decessi che ogni anno si verificano a livello globale in conseguenza di cause ambientali”.

L’importanza dell’avvenimento è sottolineato dall’ex Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, promotore di una petizione online che ha raccolto in pochi mesi ben 75.000 firme: “L’aver esplicitato nell’articolo 9 della Costituzione che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi supera finalmente il precedente riferimento alla salvaguardia del paesaggio, che rappresentava oramai un elementotroppogenericorispettoallamodernasensibilitàneiconfrontidellaquestioneambientale,specieneigiovani,che dimostrano di voler far sentire sempre più la loro voce sul tema. Non a caso, nella nuova norma costituzionale si richiama espressamente che l’azione di tutela dell’ambiente da parte dello Stato avviene anche nell’interesse delle future generazioni, che non devono essere deprivate delle risorse naturali e opportunità garantite a chi li ha preceduti”.

Grande soddisfazione esprime il Generale Sergio Costa (a capo del corpo dei Carabinieri Forestali), tra i principali fautori della modifica costituzionale negli anni in cui era Ministro dell’Ambiente:Con la modifica dell’Articolo 41, riformulato per subordinare la libertà d’iniziativa economica privata al fatto che non sia esercitata in contrasto con l’utilità sociale, la sicurezza, la libertà, la dignità umana, la salute e l’ambiente, si chiariscono definitivamente anche i termini di applicabilità dei reati ambientali, che rappresentano una fattispecie entrata nell’ordinamento italiano solo nel 2015 in seguito al grande clamore sollevato da alcune emergenze come quella della Terra dei Fuochi. Le modifiche costituzionali rappresentano anche un nuovo presupposto per contrastare l’emissione d’inquinanti pericolosi in tutte le matrici ambientali (aria, acqua, suolo), superando la precedente generica cornice giuridica del lancio o abbandono di cose pericolose, che risultava in molti casi in adeguata per contrastare abusi e reati”.

Estendere la tutela costituzionale all’ambiente e agli ecosistemi significa anche aumentare il livello ditutela della salute dei cittadini, in particolare dei gruppi più vulnerabili come i bambini e i malati o anziani, secondo quanto già evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”, dichiara il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Inoltre, il riferimento alla tutela degli ecosistemi risponde al moderno concetto di‘OneHealthApproach’chenericonoscelastrettainterdipendenzaconlasaluteumana,prospettivaadottatadall’UE per prevenire l’emergere di sempre nuove antibiotico-resistenze e le future epidemie o pandemie originate da zoonosi, come esemplificato dalCOVID-19”.

*Firmatari dell’Articolo: Prisco Piscitelli e Alessandro Miani (Vicepresidente e Presidente SIMA), Sergio Costa (Già Ministro per l’Ambiente), Andrea Costa (Sottosegretario alla Salute), Michele Emiliano (Presidente della Regione Puglia), Nicola Caputo (Assessore Regionale all’Agricoltura e Foreste della Campania), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Marco Bonabello (Direttore per la Sicurezza Economica e Ambientale dell’Assemblea Parlamentare OSCE), Fabio Pollice (Geografo e Rettore dell’Università del Salento), Antonio Felice Uricchio (Giurista e Presidente ANVUR), Alfonso Pecoraro Scanio (ex Ministro dell’Ambiente).

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