Esordio da regista per Giampaolo Morelli con un film tratto dal suo stesso romanzo omonimo 7 ore per farti innamorare: un’inconsueta commedia romantica che esplora il grande mistero dell’innamoramento e che vede nel cast, oltre allo stesso Morelli, anche Serena Rossi e Diana Del Bufalo. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema il 26 marzo ma i produttori Fulvio e Federica Lucisano e il distributore Vision Distribution, in accordo con il regista, hanno deciso di aderire alla campagna #iorestoacasa e di lanciarlo in questi giorni direttamente on demand. In attesa di rivederlo nei panni dell’amato Ispettore Coliandro della tv, Giampaolo Morelli racconta a Off la sua prima volta dietro la macchina da presa.
Giampaolo, come nasce l’idea di portare il tuo libro sul grande schermo?
Il romanzo è uscito nel 2013: navigando sul web, avevo letto un banner che sponsorizzava l’attività di un tizio che si proponeva, dietro pagamento, come maestro di seduzione. Dopo aver seguito e studiato con curiosità le tecniche di altri “guru” italiani, mi era venuta l’idea di fondere queste vere (ed efficaci) strategie di rimorchio con una storia romantica. Il libro aveva già di suo una struttura da sceneggiatura ma non avevo mai pensato all’idea di debuttare come regista proprio con questa commedia. Un’opera prima di solito è più sperimentale, ti è concesso qualche errore in più; invece nella commedia romantica devi proporre un lavoro che deve piacere a tutti e, in questo caso, era molto difficile fondere comicità e romanticismo. L’ho fatta leggere a Federica Lucisano (produttrice, ndr) che dopo due giorni mi ha detto: “Per me tu ne puoi fare un film”. E così con un po’ di ansia e di paura ho affrontato questa sfida.
Ti reputi un maestro di seduzione? Quale tecnica di rimorchio ti ha stupito di più?
No, non sono un maestro. Mi sono approcciato alle donne sempre in maniera spontanea e naturale. In realtà queste strategie, anche quelle mostrate nei film, mi hanno fatto sorridere un po’ tutte, soprattutto quello che riguardano l’approccio. Sono tecniche di rimorchio e di seduzione che funzionano perché si basano sulle differenze biologiche tra uomo e donna e generano semplicemente attrazione: l’amore, naturalmente, è un’altra cosa.
Il personaggio che interpreti viene tradito: ti è mai capitato?
In realtà non mi è mai capitato di scoprire un tradimento o, forse, siamo stati tutti traditi ma non lo sappiamo. Conoscendomi, comunque, non credo che reagirei con calma.
Se possono bastare 7 ore per far innamorare una persona, Frédéric Beigbeder teorizza che l’amore duri solo 3 anni (L’amore dura tre anni di Frédéric Beigbeder, ndr): tu che ne pensi?
L’amore è una magia inspiegabile che, per fortuna, non arriva spesso nella vita altrimenti sarebbe un sentimento banale. Non credo nemmeno possa durare solo tre anni: è un sentimento che all’interno di una relazione si evolve facendosi più profondo e più complicato da gestire.
Il film è uscito direttamente on demand, senza passare nelle sale: come hai reagito quando te lo hanno proposto?
Non appena mi è stato proposto dalla mia produttrice e da Vision, il distributore, ho avuto un attimo di titubanza: il mio primo film, per di più una commedia, lo immaginavo in sala, perché ha bisogno del calore e della contagiosità della risata. Poi ci ho ragionato e ho capito che forse era proprio questo il momento giusto: regalare alle persone a casa un momento di evasione e, in qualche modo, dare loro una parvenza di normalità. D’altronde darsi appuntamento con tutta la famiglia in salotto e acquistare un film guardandoselo comodamente sul divano è un po’ come andare al cinema.
Quali sono state le prime reazioni degli spettatori?
In realtà mi aspettavo un inizio più in sordina, con la gente che scaricava il film anche solo per curiosità: invece i numeri parlano chiaro, c’è stata proprio una partenza col botto. Mi fa molto piacere leggere i commenti, peraltro tutti positivi: anzi, invito tutti quelli che lo vedranno a scrivermi sul mio profilo Instagram perché ci tengo a conoscere il parere del pubblico.
A causa dell’emergenza Coronavirus hai messo altri progetti in stand by?
Avrei due film in uscita, Maledetta primavera con Micaela Ramazzotti e Divorzio a Las Vegas di Umberto Carteni, così come era in preparazione anche l’ottava stagione de L’ispettore Coliandro. Vediamo cosa succederà.
Un episodio off della tua carriera?
Sono davvero tanti, soprattutto quelli che possono capitare su un set. Su quello di 7 ore per farti innamorare, per esempio, nella scena della partita di pallavolo, il campo di beach volley in realtà non c’era, lo abbiamo fatto noi al momento. La spiaggia non era stata pulita e proprio nella zona in cui giocavo io c’erano tanti vetri rotti: ad ogni bagher o salto che facevo nella sabbia mi rialzavo insanguinato. Non mi sono mai fermato e continuavo a giocare, dovevo dare prova di coraggio e professionalità soprattutto io, che ero anche il regista