Ha fatto discutere lo scorso 25 gennaio l’editoriale di Alessandro Giuli sul signoraggio monetario a Povera Patria di Carlo Freccero neodirettore di RaiDue. Ma verba NON volant e del resto scripta manent: leggere, per credere, il libro di Mario Giordano, L’Italia non è più italiana (Mondadori, 184 pagine, 19 euro), un viaggio per la Penisola tra borghi e fabbriche, edifici storici e marchi della moda passati in mani straniere.
Vent’anni fa e passa, in tempi di privatizzazioni in Italia, qualcuno diceva: “Non passa lo straniero”. E invece, per riprendere il titolo di un capitolo di questo libro, “Lo straniero è già passato: ogni 48 ore si prende un’azienda italiana“. Cinesi, francesi ma non solo. Vi proponiamo un minuscolo stralcio ma molto significativo di quel capitolo, ripreso parzialmente su Dagospia (Redazione).
“Non passa lo straniero? Macché lo straniero è già passato da un pezzo. E il risultato si vede. Quello che colpisce è lo spadroneggiare delle multinazionali sulle nostre piccole e medie aziende, su quelle che sono sempre state la nostra forza, l’ossatura del miracolo economico, la spinta propulsiva dei nostri boomm […]. Ancor prima dei grandi marchi (che fanno notizia), della siderurgia (che abbiamo perduto) e della chimica (pure), fa impressione la razzia che è stata fatta nel sottobosco delle nostre meraviglie, in quel piccolo mondo di gioielli di creatività, miracoli di fantasia, aziende fondate in un magazzino o in un sottoscala, accudite e cresciute per anni con il nostro genio. E consegnate poi, in quattro e quattr’otto, allo straniero di turno. Così. Senza nemmeno un titolo su un giornale. Senza un allarme nazionale. Senza che ne parli nemmeno un talk show […]. E io lo so che ora in molti diranno: ma che male c’è? Non è un bene essere apprezzati nel mondo? Farsi comprare non è forse un modo per crescere? Per diventare grandi? Internazionali? Per farci valere sui nuovi mercati planetari? Sarà […]“
Foto: Fuori dal coro – @Fuoridalcorotv – Facebook
Mario Giordano, "L’Italia non è più italiana", Mondadori, 184 pagine, 19 euro
E quale sarebbe il problema?
Che fanno, le acquistano per poi chiuderle?
La gente e la politica sono contente se il debito italiano viene acquistato sui mercati, perchè pare che il debito sia ricchezza.
Però se si tratta di immobili, terreni, aziende non va bene.
Patriottismo e nazionalismo sono una frode gestita dalla politica per fottere meglio la gente comune.
Però molte aziende italiane se lo meritano anche. Strumenti come l’AIM non vengono neanche considerati da imprenditori supponenti (e ignoranti). Sono 2 anni che giro per aziende del triveneto ma nessuno si fida di strumenti che potrebbero raddoppiare le dimensioni delle aziende, farle conoscere all’estero e facilitare le acquisizioni! Parole al vento.
questa situazione e’legata alla classe politica che invece di tutelare gli interessi dei propri cittadini pensa solo ai propri Come mai i migliori dei nostri laureati vanno all’estero?Faccio un esempio stipendio dei medici ospedalieri e’bloccato da oltre dieci anni e un medico ospedaliero tedesco-francese -olandese ha stipendi dalle due-tre volte superiori.come e’possibile che un ingieniere laureato a pieni voti percepisce solo2000 euro netti passando almeno quindici giorni al lavoro in paesi stranieri anche extra europei?
La cosa e’sotto gli occhi di tutti e fa pensare..
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