Sempre più frequentemente, tanto in ambito medico quanto in quello sportivo, si fa riferimento all’importanza di una corretta postura. Chi di noi, almeno una volta, non ha ricevuto il consiglio di correggere la sua postura da seduto o in piedi mentre lavorava, studiava o in qualsiasi altra occasione durante la giornata? Mantenere una corretta postura significa principalmente mantenere la schiena diritta qualunque cosa si stia facendo. Ciò serve sicuramente a prevenire dolori e infortuni all’apparato muscolo-scheletrico, ma esistono altre ragioni, altrettanto importanti sebbene meno conosciute, per cui conviene occuparsi della propria postura. Quali?
Un altro punto cruciale su cui riflettere è il seguente: perché, pur volendo mantenere il giusto allineamento corporeo, inevitabilmente dopo pochi secondi ricadiamo nelle posizioni sbagliate abituali? E’ solo per la mancanza di attenzione sul nostro corpo? Per cercare di rispondere a queste domande è necessario comprendere meglio come funziona il nostro corpo e considerarlo in una visione forse più ampia di quanto comunemente immaginiamo.
Le più recenti ricerche scientifiche ormai hanno confermato quanto è stato tramandato da tutte le tradizioni sapienziali nel corso dei secoli, ossia che mente e corpo sono strettamente collegati. E’ nota a tutti l’interdipendenza psico-somatica riportata dal celebre motto mens sana in corpore sano tratto da un verso di Giovenale; chi pratica attività sportiva infatti conosce i benefici di quest’ultima sul proprio stato d’animo, così come d’altro canto tutti abbiamo presente i disagi che provoca sul nostro corpo la malattia più diffusa nel mondo occidentale, ossia “lo stress”, sotto forma di tensioni e disturbi di vario tipo.

Meno conosciuti invece risultano essere altri aspetti, quali ad esempio la portata e l’immediatezza dei benefici effetti derivanti dal mantenere la colonna vertebrale allineata, rispettando le curve fisiologiche in posizione di apertura o al contrario, degli effetti deleteri causati dal perdere l’allineamento, portando il rachide in posizione di chiusura.
Ebbene secondo alcune ricerche scientifiche (Dana R. Carney, Amy J.C. Cuddy , and Andy J. Yap Columbia University and Harvard University) sarebbero sufficienti solo 2 minuti per contribuire notevolmente ad abbassare il livello di cortisolo (che è l’ormone indicatore del livello di stress) e aumentare il testosterone (che è quello della forza).
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