
Trent’anni di carriera tra teatro, cinema e tv. Al Teatro Belluscio di Altomonte, Gabriele Cirilli porta in scena TaleEQualeAMe… Again e si racconta tra passato, presente e futuro.
TaleEQualeAMe… Again è un ritorno sulle scene dopo la tournée 2015-2017. Qual è la chiave del successo di questo spettacolo?
E’ uno spettacolo vicino alla gente. Il palcoscenico è l’unico posto in cui io riesco ad essere tale e quale a me stesso. Ormai, ho aperto il mio hashtag al pubblico ed il pubblico lo ha apprezzato. Io parlo delle mie foto e da ogni foto che ho nel telefonino esce un monologo, una canzone, uno sketch. Lo spettacolo dura circa due ore. Ha avuto successo dappertutto. Questa è l’ultima tappa.
Qual è il fil rouge?
E’ il privato di Gabriele che non tutti conoscono. In alcuni momenti fa anche tenerezza. E’ uno spettacolo completo, essendo un monologo in cui canto, recito, ballo. Non so se tutti colgono questa finezza.
“La casa nasconde ma non perde“, lo diceva nonna Concetta. Ogni frammento di vita o ricordo di ognuno di noi è in una soffitta o in una cantina. Qual è il tuo più bel ricordo?
Una lettera che ho trovato in uno di quegli album fotografici nascosti in soffitta. Si tratta di una lettera che scrissi a mia moglie, all’epoca la mia fidanzata, trent’anni fa. Il fatto di averla ritrovata, sentire il profumo di polvere in mezzo a tutta quella carta ingiallita, esprimere sentimenti veri e non crittografati, vale lo spettacolo.
E’ un testo scritto insieme a Maria De Luca e Carlo Negri. Com’è nata l’idea?
Bella domanda! E’ nato a cena. Sai quando sei a cena e fai vedere la foto su instagram? Ogni volta che commentavo le mie foto, vedevo che la gente rideva. Allora, abbiamo pensato di portarlo sul palco.
Dal 28 agosto, debutterai con Mi piace. Il riferimento è sempre ai social?
Più che ai social, ai like. Secondo me, adesso, per andare in Paradiso ci vogliono un tot di like. Se non hai certo numero di like non sei figo
Qual è il tuo rapporto con i social network?
Altra domanda? (scoppia una risata. n.d.r.) Mio figlio e i miei amici mi danno una mano. Sto cercando di adeguarmi. Se non sei social, non vai avanti. L’artista deve adeguarsi ad ogni era.

A tuo parere, c’è un eccessivo legame ai social?
Io dico sempre che se non hai mai avuto il consenso di parlare e te lo ha dato Facebook, un motivo ci sarà. Ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione. Per arrivare al successo, non bastano un milione di like, ma occorre fare gavetta ed esperienza. Insomma, quest’anno ho festeggiato trent’anni di carriera. Premetto che io non sono nessuno. Non ho fatto niente ancora, però ho faticato tanto per avere quel poco che ho.
Un consiglio ai giovani che vogliono avvicinarsi a questo mondo?
Studiare e impegnarsi tanto. Non arriva niente a caso. Il caso ti aiuta quando tu lo aiuti. Se sei preparato, determinato, se hai la passione e sei giusto per quella cosa lì, arriva.
Un aneddoto off che vuoi raccontare ai nostri lettori?
Quando mi sono depilato la prima volta per fare Tale e Quale Show. Giuro! Non sto scherzando. Questa è una cosa che non è mai uscita e te la dico perché sei simpatica! Ero in vasca, in un hotel a Roma. Per l’occasione mi stavo depilando le gambe perché avevo letto che Giusy Ferreri ama essere liscia. Sono rimasto incastrato dentro la vasca. Io soffro un po’ d’artrosi alla gamba, infatti ho fatto un’operazione. Ho dovuto tirare la catenella e chiamare aiuto. Hanno sfondato la porta, sono entrati nel bagno e mi hanno trovato con la lametta. Io ho detto: “Non è come pensate, giuro!”. Un aneddoto che non dimenticherò mai per tutta la mia vita.
Una curiosità da backstage?
Carlo Conti lo vedete come una persona molto sicura, invece è una persona molto timorosa di quello che fa in ogni occasione. Ama talmente tanto questo lavoro che, prima dello spettacolo, viene da te e ti pone delle domande, dicendo che andrà bene. Questa è una cosa che mi colpisce.
Il più grande insegnamento che hai ricevuto nella tua carriera?
Quello di Gigi Proietti: ascoltare il pubblico e respirare insieme al pubblico.
Quanto è importante l’interazione con il pubblico?
Assolutamente importante! Se dimentichi che di fronte hai una persona che sta vivendo un’emozione insieme a te, è meglio che vai a casa.
Teatro o grande schermo?
Tutta la vita teatro. Il grande schermo mi piace. Mi hanno detto che lo faccio anche bene, però il teatro ti dà quelle emozioni che nessuno schermo può darti.
Prossimo film in programma?
Nati Due Volte. Un cast incredibile con Fabio Troiano, Marco Palvetti, Rosalinda Celetano, Francesco Pannofino con la regia di Pierluigi Di Lallo.

Personaggio che vorresti interpretare nel prossimo spettacolo?
Mi piacerebbe fare uno spettacolo televisivo, uno show che possa essere goduto da milioni di persone.
Sogno nel cassetto?
Fare questo mestiere sempre con onestà, tranquillità e fino a novant’anni.
Vuoi aggiungere altro?
Che bella chiacchierata!