“Quella chiacchierata in sala d’attesa mi cambiò la vita!”

0
courtesy Barbara di Palma
courtesy Barbara di Palma

Barbara di Palma da giovane giornalista inizia a scrivere per Il Mattino di Napoli e poi, per curiosità, decide di partecipare a Miss Italia, un’esperienza che le cambierà la vita.

Inviata per i programmi del pomeriggio di Rai Uno, è uno dei volti storici de La vita in diretta. Generosa e spigliata, Barbara si racconta ai lettori di OFF.

Come sei passata dal mondo della bellezza al giornalismo?

In realtà è stato il contrario. A 19 anni ho iniziato a scrivere per Il Mattino e poi ho partecipato a Miss Italia, un sogno che avevo da ragazzina. Volevo raccontare con spirito critico il dietro le quinte e vivere da vicino quel concorso tanto amato dagli Italiani. E’ stata un’esperienza fantastica, ben al di là del secondo posto che ottenni. Mio padre era molto scettico e le prime selezioni le ho fatte di nascosto, ma alla fine, il giorno dopo la finale, mi disse: “sono fiero di te”. Era la prima volta e scoppiai a piangere. Era contento che fosse andata bene e che i miei sogni non fossero stai infranti. Mi ero messa in gioco per la prima volta in un contesto cosi importante. Grazie a Miss Italia sono cresciuta tanto, ho avuto modo di incontrare e confrontarmi con ragazze provenienti da tante realtà diverse…. E poi era la prima volta che lasciavo casa da sola. Incredibile!

E tuo padre non era per niente d’accordo all’inizio?

Era molto geloso, ma anche protettivo. Lui non voleva che restassi delusa, che perdessi i miei sogni. Alla fine del concorso mi telefonò -era in Grecia- e mi disse che era orgoglioso di me.

E dopo Miss Italia si aprirono delle porte, anzi dei portoni, suppongo…

Dopo poco meno di due anni condussi l’edizione estiva di Sereno Variabile con Osvaldo Bevilacqua, il mio primo maestro. Lui mi ha spiegato come pormi verso gli intervistati, la postura da tenere, piccoli insegnamenti di cui ho fatto tesoro. Avevo 23 anni, ero una bambina e non sapevo nulla della televisione. E’ stata una grande palestra.

ph Giuseppe Anglano

Com’è cambiato Miss Italia negli ultimi anni? Da quando l’hai fatto tu si intende.

Nel DNA di Miss Italia c’è il cambiamento. Si evolve e si adegua alla società che cambia. Quando ho partecipato io ad esempio indossavamo il costume intero, poi è arrivato il bikini. Piccoli passi che lo fanno sempre restare un concorso giovane. Nel 2010 ad esempio vinse Francesca Testasecca, la prima Miss tatuata. Oggi partecipano le mamme, le ragazze sposate, le curvy e, quest’anno, sfilerà una ragazza che ha perso una gamba in un incidente e che porta la protesi. Una scelta di lungimiranza e rispetto. Miss Italia ha il dovere di lanciare messaggi e di sensibilizzare, come fece con l’elezione di Danny Mendez. Detto questo, comunque, penso che ad essere giudicata debba essere in primis la bellezza, l’armonia tra le forme. Il talento arriva dopo e viene valorizzato secondo le attitudini di ogni ragazza. Io ad esempio sono spigliata, sono una chiacchierona e sono più portata alla conduzione, un’altra può essere un’attrice naturale, una cantante e cosi via… questo non significa che chi vince non debba saper mettere in fila soggetto, verbo e complemento.

Secondo te quindi ha vinto la bellezza negli ultimi anni a Miss Italia , oppure no?

Non mi piacciono tutte le Miss che sono state elette, ma questo credo sia normale. L’unica certezza che ho è che in un concorso del genere deve vincere una bellezza particolare, quella che “buca il video”, come si dice in gergo: la bellezza che ti rimane impressa, non quella perfetta, ma quella che lascia il segno. Io non ho vinto, ma Miss Italia mi diede grande popolarità e la cosa che mi piaceva di più era che le persone per strada mi dicevano: quanto sei simpatica, come parli bene. E credo che quella sia sempre stata la mia grande fortuna. Anche oggi mi dicono la stessa cosa. Nessuno mi dice “quanto sei bella”. E questo mi rende orgogliosa.

A questo proposito, qual è il tuo rapporto con la bellezza?

La mia amica Donatella dice che sono l’anti-donna perché vado poco dal parrucchiere, perchè ho mille barattolini di crema in scadenza. Sono un disastro. Sono sempre in viaggio e sono pigra. Mi trucco solo quando lavoro, vado quasi sempre in giro con le Ssnickers, ma ho una sana invidia nei confronti di quelle donne che già alle 8 del mattino sono truccate, pettinate e vanno in giro sui tacchi a spillo. In stazione e in aeroporto ne incontro tantissime e spesso penso che vorrei essere come loro, ma proprio non ci riesco.

ph Giuseppe Anglano

Se doversi darmi un nome a bruciapelo, qual è il personaggio più strano, irriverente, travolgente che hai incontrato a La vita in diretta?

Guarda, ho appena finito di fare un collegamento con Massimiliano Rosolino e Natalia Titova. Massimiliano è un vulcano, siamo stai in diretta per un quarto d’ora e il tempo è volato. Siamo entrambi napoletani e ironizziamo su tutto. Oggi mi sono divertita tanto. Io amo le persone che non si prendono troppo sul serio! Massimiliano e Natalia sono due persone molto diverse tra loro, ma sono innamorati, sanno punzecchiarsi, prendersi in giro, sono una coppia fantastica.

Un altro personaggio che hai amato?

Al Bano, per me, è come un papà. I ragazzi de Il Volo sono i miei nipotini, Sabrina Salerno è la sorella maggiore che non ho, ma sono tanti i personaggi che negli anni sono diventate persone speciali.

ph Giuseppe Anglano

Ci siamo Barbara, svelaci il tuo episodio OFF…

Quando ho fatto il colloquio per Sereno Variabile ero in una sala d’attesa insieme ad altre ragazze. C’era anche una signora più grande con la quale mi sono messa a chiacchierare: abbiamo parlato di Pimonte, il mio paesino, delle mucche, del fior di latte…. Poi arriva il mio turno, faccio il colloquio con Osvaldo e il regista. Due giorni dopo squilla il telefono: era il produttore esecutivo di Sereno Variabile, una donna, proprio lei, la donna con cui avevo parlato in sala d’attesa aspettando il colloquio. Mi ha anche spiegato che ero stata scelta perché ero una ragazza genuina; insomma, quella chiacchierata in sala d’attesa con una sconosciuta mi ha fatto avere il mio primo contatto in Rai, chi lo avrebbe mai detto!