Ecco chi è l’autrice di quel sottofondo musicale di “Immaturi-La serie”

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Beatrice Chimenti
Beatrice Chimenti
Beatrice Chimenti
Beatrice Chimenti

Su Canale 5 va in onda da qualche settimana Immaturi – La serie, la fiction diretta da Rolando Ravello che si ispira all’omonimo film di successo di Paolo Genovese.

Nella colonna sonora di questa serie per il piccolo schermo c’è anche In my mind, brano scritto nella sua stanza, nel maggio del 2015, dalla giovane musicista, compositrice e arrangiatrice romana Beatrice Chimenti.

«In my mind nasce dal desiderio di voler sperimentare qualcosa di nuovo, come la composizione di pezzi propri, dopo aver sempre suonato cover musicali in formazione band» racconta Beatrice. Dopo esser stato inviato al regista Genovese, il brano è stato ritenuto adatto al concept della fiction ed è così finito a fare da sottofondo alle avventure televisive del gruppo di amici che ritorna sui banchi di scuola.

Ventuno anni, conosciuta dagli amici come Bibi, Beatrice deve la scoperta della musica alla mamma, che a sette anni ha iniziato a farle prendere lezioni private di pianoforte. Ma le idee, al tempo, non erano ancora chiare: «Alla classica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” non ho mai saputo dare una risposta precisa, neanche da piccola. Ho sempre invidiato i miei amici che immaginavano già tutto del loro futuro e spesso pensavo di non avere una vera e propria passione. Con gli anni ho capito che mi sbagliavo».

Amante dei Muse e dei Coldplay, si è da sempre aperta all’ascolto di più generi, dall’alternative rock al pop/elettropop, dal folk all’indie. «Ma nella composizione – chiarisce – posso dire di essermi ispirata principalmente ad Ed Sheeran, di cui apprezzo soprattutto il fraseggio incalzante, e a Lorde, giovanissima artista neozelandese che seguo sin dall’uscita del suo primo album. Non posso non citare tra i miei riferimenti Sia, Blurryface dei Twenty One Pilots, Paolo Nutini, i Bastille, gli AltJ, i Mumford and Sons».

La cantautrice di Roma ricorda bene la sua prima canzone: «L’ho composta insieme a mio fratello e mia sorella. Una chitarra e due voci, sempre in inglese. Quando mi è stata regalata un’AKAI, midi, ho voluto provare ad aggiungere gli altri strumenti. E’ una cosa che mi ha divertita tantissimo e che ora non posso fare a meno di fare».

Ma come nascono i suoi pezzi? «Ogni brano ha una storia a sé. L’ispirazione viene sempre da fattori diversi, guidati dal mio umore, ma spesso si lascia condizionare dagli artisti che amo ascoltare e scoprire di periodo in periodo. Di solito mi focalizzo prima sulla parte strumentale, di cui ho già idee abbastanza chiare, e poi aggiungo man mano il testo».

Anche se l’età glielo consentirebbe, difficilmente vedremo Beatrice in un talent: «Ho seguito X-Factor dalla prima edizione. Mi ha sempre divertita molto, ma, a dire il vero, non ho mai pensato di partecipare ai casting. Non mi piace essere giudicata: quando compongo, suono o canto lo faccio principalmente per me stessa».

Studentessa di Scienze Politiche (le manca poco alla laurea triennale), tra una ventina d’anni confida di immaginarsi «più che come animale da palcoscenico, come compositrice e arrangiatrice professionista. Magari anche sotto commissione».

Infine, aggiunge: «La grandissima possibilità che mi è stata data di inserire In my mind nella colonna sonora di Immaturi – La Serie mi ha aperto un mondo; mi piacerebbe poter continuare su questa strada».