«Il mio compito è quello di mostrare le ferite dell’emarginazione. Io combatto l’indifferenza». È questo il motto scelto da Elisabetta Cametti per Veronika Evans, la protagonista del romanzo Il regista (Cairo Editore, pp.382, €18,90). Il titolo è legato al serial killer che «inventa una nuova strategia criminale. Da solo, fa leva sulla paura degli altri. La domanda di fondo da cui nasce Il regista è cosa sei disposto a fare per salvare la cosa più importante che hai?», ci ha raccontato la Cametti.
Non è facile scrivere romanzi tanto più di genere, ma l’autrice, già molto affermata nonostante la giovane età, mostra una grande padronanza nella scrittura e nel disegno immaginato per ogni libro, che, a sua volta, si inserisce in una serie.
«Tutta l’intelaiatura del romanzo è studiata nei minimi dettagli, soprattutto perché le storie dei vari personaggi si incrociano fino a quando gli elementi del puzzle compongono il quadro finale», restituendoci con queste parole l’idea del lavoro di preparazione che c’è dietro. Per questo testo la Cametti si è assunta un rischio: introdurre l’innovazione di molti dialoghi, il che stupisce essendo un thriller. Questa scelta ha reso il tutto più d’impatto e dal ritmo ancor più serrato e, a suo modo, intimo. Il regista è il primo della “Serie 29”. «Il prossimo testo», ci ha svelato la scrittrice, «non sarà legato alle 29 ore per non morire come il precedente, ma il 29 sarà ancora un numero ricorrente. Si tratterà di una data. La Evans partirà sempre da New York con il gran finale che si svolgerà in Italia». Ultima chicca: «uno dei personaggi buoni avrà un passato legato all’anti-terrorismo». Non resta che invitarvi a gustarvi Il regista dandovi appuntamento entro l’anno per il nuovo thriller!