La grande festa del fumetto italiano

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Il fumetto italiano è protagonista dal 27 febbraio di una grande mostra ospitata nelle sale del Museo di Roma in Trastevere. Sono trecento le tavole originali dei maestri del fumetto di ieri e di oggi, esposte in rigoroso ordine cronologico. Si comincia dal 1967 con Una Ballata del Mare Salato di Hugo Pratt, un classico senza tempo della letteratura disegnata in cui appare per la prima volta un fascinoso marinaio di nome Corto Maltese, per arrivare al 2016 con Sputa tre volte, onirica graphic novel di Davide Reviati che fa riflettere sulla paura del diverso. Nel mezzo quattro decenni di firme e storie, da Valentina nel metrò di Guido Crepax a Le Straordinarie avventure di Pentothal di Andrea Pazienza fino a Dimentica il mio nome di Zerocalcare. Denominatore comune delle opere selezionate, al di là dalla veste editoriale e dai generi, è l’alta qualità dei testi e dei disegni, grazie a cui possono fregiarsi della qualifica di romanzi. Il risultato è un viaggio tra immagini e parole, un mondo di scenari mutevoli, di tavolozze colorate, di nero di china e di bianchi abbaglianti in cui perdersi. Fumetto italiano – Cinquant’anni di romanzi disegnati, questo il titolo della retrospettiva, sarà nella capitale fino al 24 aprile. Curata da Paolo Barcucci e da Silvano Mezzavilla, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la collettiva è accompagnata da un catalogo edito da Skira.