Lode sia a Saverio Marconi che ci assesta un magistrale uppercut. Il suo spettacolo, “Cabaret” racconta l’ascesa del Terzo Reich alla maniera del teatro d’arte. Il giovane romanziere Cliff (Mauro Simone) è a Berlino in cerca di ispirazione e nel trasgressivo locale Kit Kat Klub incontrerà Sally (Giulia Ottonello). Relazione tempestosa. C’è l’avvento del nazismo personificato da Ernst (Alessandro Di Giulio). All’inizio il cattivo mostra il suo lato buono: la difesa della Germania, i valori, la canzone del cerbiatto che corre libero nei prati verdi e rigogliosi.
A proposito: pare che Adolf Hitler nella solitudine del suo bunker si facesse proiettare in gran segreto il suo film preferito: Biancaneve e i sette nani; la malvagia matrigna infatti ha il volto di un’antica statua tedesca. La sua figura sarebbe stata ispirata a Disney da quella di Uta Ballenstedt, nobile vissuta in epoca medievale, la cui effige è visibile sulla facciata del duomo di Naumburg, nella Germania centro-orientale. Se accostate l’immagine del cartone animato con la scultura, la somiglianza è sconcertante. Un demone dalla doppia faccia il nazismo, anche stravagante, come il Maestro di cerimonie del Kit Kat Klub: magistrale prova d’attore di Giampiero Ingrassia.
Milano/Assago, Teatro della Luna, dal 12 al 22 novembre.