Tea Falco, tra uomini e droga, è perfetta così

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Di Ludosvaik - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=44693125

Tea Falco è bravissima. Interpreta un ruolo, quello della figlia viziata di un milionario, punk e disadattata, e lo fa bene: anche se si mangia le parole, anzi lo fa bene perché si mangia le parole. Ne ho conosciute io, nel ricco Veneto dove sono cresciuta, di ricche figlie di papà, che si mangiavano parole, droghe e uomini, erano strafottenti, capre a scuola, tentavano il suicidio, si annoiavano. Esistono. 

I punti di riflessione sono altri: 1992 è una serie tv in cui i personaggi sono tutti stereotipi narrativi che provano a tratteggiare un quadro dei tempi. E tra i rischi della stereotipia, da un punto di vista estetico, c’è il principale nemico della mimesi: il manierismo. Ecco che in un contesto in cui tutti sono troppo tutti – la bella Miriam Leone è troppo la valletta arrivista, la giornalista è troppo giornalista, il pubblicitario stronzo troppo stronzo, Di Pietro troppo Di Pietro (o fin troppo poco, per buonismo), il leghista ignorante ma intelligente troppo leghista ignorante ma intelligente – un personaggio che esce dagli schemi di un sistema così “spettacolare” come Bibi Mainaghi, crea disequilibrio. È diverso. Esce dal sistema. 

In 1992 mancano le zone grigie del reale: manca la costruzione psicologica dei personaggi, che è fatta, come nella vita, di contraddizioni. E resta il fatto che in Italia abbiamo un problema: c’è l’eterna questione della lingua. I dialoghi sono troppo letterari, nel cinema come in letteratura. In letteratura a volte vengono in soccorso gli escamotage postmoderni: la punteggiatura, gli a capo, il flussi di parole. Nel cinema forse dovremmo pensare di salvaguardare la ricchezza degli italiani regionali (e dialettali), magari, con l’utilizzo dei sottotitoli.  Nel frattempo teniamoci Tea, che il suo lavoro lo fa. E non facciamola diventare il capro espiatorio di tutta una cultura. 

2 Commenti

  1. Brava Olga, anche io la Tea l’ho giudicata allo stesso modo: na milanese anni 90, non capisco tutte queste critiche!

  2. Una brava attrice, tutti i commenti negativi sono di persone invidiose che non hanno mai lavorato in vita loro. Continua così!

    Il giornalista dovrebbe rifarsi il Naso 😀

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