Jessica Piccolo: “E ora aspetto a dita incrociate il “grande ruolo””

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È nel cast della nuova serie tv di Paolo Sorrentino, The New Pope, Jessica Piccolo Valerani. L’attrice, che aveva già lavorato con il regista premio Oscar per il film Loro, ha aperto la prima puntata con un ruolo che non è certo passato inosservato: quello di una giovane suora molto legata al Papa Pio XIII (Jude Law). Una vicinanza, questa, che costringerà la donna a fare i conti con desideri e pulsazioni atavici che metteranno in crisi la sua fervida fede religiosa…

Jessica, parlaci della tua esperienza nella serie TV Sky The New Pope

Ho conosciuto Paolo Sorrentino pochi giorni dopo la sua vittoria agli Oscar, stava lavorando a “Youth”. Un primo incontro, poi un altro, ma alla fine non sono stata presa. Mi ha richiamato per “Loro” e durante il provino ad un certo punto guardandomi mi chiede “Ma io ti ho visto per il Papa?”. Così è arrivato il primo piccolo ruolo nel film e poi la serie. Far parte del cast di The New Pope è stata un’esperienza unica, lavorare con Paolo Sorrentino, regista e scrittore che stimo e amo profondamente come realizzare un sogno.

Interpreti una suora che si prende cura di Jude Law durante il coma. Nella scena iniziale, mentre lo vedi nudo, compi un atto di autoerotismo.  Cos’hai provato nell’interpretare una scena del genere?

Libertà totale, adrenalina. Quando ti trovi a dover interpretare scene intime e forti devi lasciarti completamente andare. Penso che sia proprio quello il piacere di questo lavoro, o almeno lo è per me.  Far vedere ciò che solitamente tendiamo a nascondere. Ed è così che arriva la conoscenza, di se stessi e più in generale dell’essere umano. E poi sono stata guidata passo passo da Paolo che è un regista che, dentro a indicazioni precise, ti lascia tutta la libertà necessaria per esprimerti.

Com’è stato girare accanto a Jude Law?   

È stato bellissimo e sorprendentemente facile. È un attore straordinario, intenso e disponibile, capace di stupire ad ogni ciak. Ci siamo incrociati per la prima volta a Venezia al trucco, mi avevano appena messo il velo ed esattamente in quel momento è entrato lui. Nonostante il batticuore, mi è uscito un “Ciao Jude!”, ci siamo presentati e con la sua simpatia e il suo sorriso è riuscito subito a mettermi a mio agio.

Come nasce la tua passione per il mondo dello spettacolo? 

Il mio maestro delle elementari era un drammaturgo e spesso durante le lezioni in classe mi prendeva da parte e mi faceva studiare il copione per lo spettacolo. Mi sono ritrovata sul palco prima ancora di capire che cosa stessi facendo e da quel giorno non ho desiderato fare altro. 

Durante il tuo percorso professionale ti sei mai detto “Ma chi me lo ha fatto fare?”

Sì, più e più volte…almeno una volta al giorno.  

Nei momenti più complicati, chi o cosa ti ha dato la forza per andare avanti?

La consapevolezza che qualsiasi altra cosa non sarebbe stata in grado di darmi le stesse emozioni. 

Il luogo comune che proprio non sopporti del mondo dello spettacolo?  

Che per fare questo lavoro devi essere raccomandato…. Io non lo sono! Se ci avessi creduto avrei smesso di provarci dopo un giorno. 

A quali progetti ti stai dedicando?

Sto lavorando ad un progetto teatrale tutto al femminile, che parla di donne. E poi aspetto a dita incrociate il “grande ruolo”.

Il prossimo step della tua carriera che ti piacerebbe raggiungere?

Mettermi al servizio di un regista visionario per raccontare una grande storia. E possibilmente iniziare a stare sul set almeno 350 giorni l’anno!