Italian Digital Revolution – Aidr è nata nel 2016 con una mission ambiziosa: promuovere la digitalizzazione del Paese facendo leva sulle potenzialità di Internet, intercettare e incentivare i mutamenti sociali e culturali e spiegare le reali prospettive offerte da un nuovo modello virtuoso di crescita.
Un’associazione, certo, ma soprattutto un progetto che, insieme al presidente Mauro Nicastri dell’Agenzia per l’Italia Digitale, vede impegnati manager, docenti universitari, liberi professionisti, funzionari della Pubblica Amministrazione, università, aziende, associazioni e fondazioni, nell’interpretazione dei trend di oggi per trasformarli anche in occasioni occupazionali di domani in settori quali pubblica amministrazione, turismo, industria, sanità, trasporti.
Fiore all’occhiello dell’Aidr è il premio nazionale Rating di legalità nella pubblica amministrazione, che ha l’obiettivo di stimolare le pubbliche amministrazioni a migliorare i propri processi attraverso l’utilizzo delle tecnologie per favorire la trasparenza, combattere la corruzione e coinvolgere sempre più i cittadini. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno alle amministrazioni centrali e locali che, attraverso il controllo di un software, rispondono ai requisiti richiesti dal regolamento.
Una sfida ambiziosa, questa dell’Aidr, per stare al passo con i tempi. Un lavoro che si sintetizza in una breve equazione: maggiore è l’impegno profuso, tanto migliori saranno i risultati. Ma anche una storia di condivisione, confronto e ascolto reciproco, come testimoniano i numerosi soci e i prestigiosi partner che in poco più di due anni di intensa attività, tra incontri e dibattiti sulle più svariate tematiche, hanno offerto il loro contributo al processo di acquisizione di nuove competenze professionali da parte dei giovani. Consapevoli del fatto che l’innovazione è un fattore indispensabile per recuperare competitività in una UE che già da tempo guarda alla realizzazione del mercato unico digitale europeo.