La Compagnia Teatrale della Comunità insieme al Sanpa Group in una pièce per Coro e Soli ispirata al sommo poeta
“Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”. Così si preannuncia il nuovo spettacolo della Compagnia Teatrale di San Patrignano dal titolo “Dante Inferno 2.0” che debutterà all’Anfiteatro Cucinelli di Solomeo mercoledì 7 giugno 2017 alle 21.15 (ingresso libero).
In scena i ragazzi del Polo Artistico di San Patrignano e le musiche originali di Nicola Rosti, eseguite dai ragazzi del SanPaGroup dal vivo. Amore e odio, dolore e gioia, condanna e salvezza, perdono e speranza; questa la materia da affrontare durante il viaggio con corpo ed anima.
Lo spettacolo è presentato dalle note di regia di Pascal La Delfa che ha curato anche il riadattamento drammaturgico dell’opera. L’evento è stato reso possibile grazie alla Fondazione Cucinelli che già da due anni sostiene i ragazzi della Compagnia teatrale inserendoli nel cartellone del Teatro Cucinelli di Solomeo all’interno del Teatro Stabile dell’Umbria.
“Per Coro e Soli è il nostro modo di fare teatro, ormai consolidato, la forma espressiva con la quale ci presentiamo e confrontiamo e che ci contraddistingue nel panorama teatrale nazionale” spiega Patrizia Russi, project manager Compagnia San Patrignano.
Il 2.0 indica una metafora virtuale, per collocare questa produzione nel panorama attuale, contemporaneo alla vita di chi la anima. “Quello che succede nella realtà dei ragazzi di San Patrignano, che svolgono l’attività teatrale all’interno della comunità durante il loro percorso di recupero, si ricollega ai temi universali che il sommo poeta già portava nelle sue opere” aggiunge Pascal La Delfa.
Un richiamo diretto all’immaginario dantesco porta ad attraversare dimensioni, come dal sonno al sogno, in un cammino verso la ‘verace via’ abbandonata nella selva oscura. Contemporaneamente la narrazione va dal sogno al segno, dove quest’ultimo è il segno polivalente della visione, dell’intuizione o illuminazione dell’estasi.
L’Inferno celebra la camminata umana, la misura e il ritmo dei passi, il piede e la sua forma.
In viaggio quindi, in cammino, per contare i nostri passi, per rialzarsi se si cade, in cammino per restare in piedi, andare verso noi stessi per ri-conoscersi, capaci di affrontare il rischio di non superare la prova.
Il regista Pascal La Delfa da anni si occupa di teatro sociale in situazioni di disagio e prevenzione e di teatro divulgativo. E’ fondatore della Scuola Nazionale per “Operatori di Teatro nel Sociale” che quest’anno compie 10 anni di attività.