Ulisse, l’uomo dal multiforme ingegno, l’eroe più moderno ma anche il più antico, ha ispirato intere generazioni di scrittori, da Euripide a Dante, da Tennyson a Joyce, fino ad arrivare a Saba, Malerba e Manfredi. Questi e tanti altri, ognuno a suo modo, hanno descritto, interpretato, rimaneggiato, detto la loro sulla storia del re di Itaca. Per lui si sono riempiti libri su libri, e non solo. Il figlio di Laerte e di Anticlea non ha lasciato meno vuoti gli spartiti, quelli di ieri e di oggi. Mentre i grandi della letteratura lo riplasmano pagina dopo pagina, quelli della musica lo rievocano nota dopo nota.
E l’ultima narrazione in musica dell’acheo immortale nell’immaginario collettivo non porta una firma qualsiasi: sarà il premio Oscar Nicola Piovani a ricreare, dal 26 gennaio al 31 gennaio al teatro Eliseo di Roma, la seduzione dei viaggi dell’eroe della metis nel concerto mitologico per strumenti e voci chiamato, appunto, Viaggi di Ulisse. Se gli strumenti sono quelli dei Solisti dell’Ensemble Aracoeli e le voci (registrate) quelle di alcuni dei nostri attori, c’è poi una mano che impreziosisce il tutto. E’ quella di Milo Manara, che con il fascino sensuale dei suoi disegni contribuirà a far rivivere le vicissitudini dell’uomo che da ventisette secoli ci ricorda che l’intelligenza è più potente della spada