Metallo duro e puro, inossidabile, capace di emanare luce e di arrivare al cuore di chi ama la musica. Torna anche quest’anno il Sonisphere, in programma il 2 giugno all’Assago Summer Arena di Milano, uno dei più importanti festival metal europei. I due headliner saranno i Metallica e i Faith No More, due leggende del metal che dagli anni ’80 a oggi hanno saputo rinnovarsi e plasmare il genere come pochi altri nella storia. L’apertura delle porte è prevista alle 12 e il cartellone è molto ricco. Sul palco anche gli inglesi Hawk Eyes con le loro influenze psichedeliche, i We are Harlot, la nuova band di Danny Worsnop degli Asking Alexandria. E ancora: i Gojira, gruppo francese alfiere del technical death metal, e i Meshuggah, band svedese nata nel 1987 fra le più importanti dell’heavy metal internazionale. Il Sonisphere offre anche spunti per affrontare il tema della grande musica dal vivo in Italia di cui abbiamo parlato con Andrea Pieroni, organizzatore del festival e managing director di Live Nation.
Pieroni, in che stato è oggi la grande musica dal vivo in Italia?
È in buono stato, e lo è da diversi anni. È uno dei pochi settori dell’industria italiana in utile ogni anno. Diamo lavoro a migliaia di persone per tanti giorni e i nostri concerti hanno una ricaduta enorme sull’economia delle città . Questo purtroppo sono in pochi a capirlo.
All’estero però è possibile organizzare festival o grossi eventi anche in location non convenzionali.
L’Italia per i festival non è un territorio semplice, ma non è solo una questione di burocrazia. All’estero i concerti in location particolari si svolgono in estate e il nostro paese nella stessa stagione offre tante altre opportunità . Migliaia di chilometri di spiagge bellissime, mare e divertimenti di ogni tipo. Tutte situazioni che nel Nord Europa, per esempio, non esistono. È molto difficile riempire le location con il format classico del Nord Europa, un format da tre giorni di festival e centinaia di bands. In Italia questo non può funzionare. Da noi funziona un format differente: un giorno e via.
Le istituzioni italiane vi supportano?
«Siamo lasciati totalmente a noi stessi, ma devo dire che personalmente io non voglio aiuti economici dalle istituzioni. Credo fermamente che un’azienda si debba reggere sulle proprie gambe».
Il pubblico metal è inossidabile.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare il pubblico metal è quanto di meglio si possa chiedere. Gentili, educati e con un rispetto delle regole unico. È chiaro che pretendono da chi organizza lo stesso tipo di comportamento. Organizzo eventi metal, dai piccoli club fino agli stadi, ormai da venticinque anni e sento un’affinità particolare con il pubblico. Tante volte mi trovo a pensare che il vero spettacolo sia proprio lo stesso pubblico.
Cosa è cambiato da quando ha iniziato?
Internet ha preso il sopravvento e questo ha cambiato il nostro modo di lavorare, soprattutto di comunicare. Prima le campagne pubblicitarie per i concerti erano quasi esclusivamente stradali. Ora si concentra tutto sul web e parzialmente sulle radio. Molto raramente si utilizza il vecchio metodo dei manifesti. Almeno per quello che riguarda gli artisti che rappresento.
Il futuro?
La musica dal vivo è un evento unico e irripetibile, questa resterà la principale certezza del domani. Il pubblico sa che quel momento lì non potrà più riviverlo, si tratta di un’emozione particolare. Questo non cambierà mai. Potranno arrivare tecnologie ancora più evolute, ma la magia del palco, l’emozione della musica, quella non cambierà .
Quest’anno siete tornati a Milano.
Sonisphere è un festival itinerante che ha già toccato una volta Milano e prima Imola. Lo scorso anno abbiamo deciso di andare a Roma e il festival ha riscosso un grandissimo successo. Quest’anno visto che Metallica hanno riconfermato il proprio impegno come headliner della manifestazione e visto che già avevano suonato lo scorso anno a Roma, ci è sembrato logico tornare a Milano, città dalla quale mancano ormai da 4 anni.
Quali criteri avete seguito per la scelta degli artisti?
Nel caso specifico del Sonisphere trattandosi di un festival di settore, per quanto riguarda il ruolo di headliner, se si vuol mettere in piedi un evento in grado di richiamare diverse decine di migliaia di persone, la scelta è limitata ad una decina di band al massimo. Quest’anno i maggiori nomi del genere, ad eccezione dei Metallica, non sono in tour. Ma noi siamo contenti così. I Metallica sono una garanzia, veri e propri animali da palcoscenico che non deludono mai con le loro esibizioni.