Un collettivo di artisti rende omaggio a Walter Guido, il polistrumentista calabrese scomparso un anno fa
Musica e condivisione che il triste passaggio dalla vita alla morte non potrà mai stordire e compromettere. Fedelmente ancorato al filo rosso della filosofia creativa di Walter Guido – il polistrumentista calabrese scomparso poco più di un anno fa a causa di un male incurabile – Walter sogna ma non dorme non è il degno omaggio all’artista ma una vera e propria operazione di continuità.
Il disco – che presentato venerdì 12 settembre all’interno della rassegna Artisti del Mediterraneo di Gasperina (Catanzaro) – «Nasce dall’idea di Walter, che un giorno rese pubblica l’ambizione di lavorare a qualcosa di diverso», dice Domenico Sisto che di Walter è stato fraterno amico oltre che compagno di avventure professionali. «Aveva da tempo raccolto dei testi e delle poesie che un anziano signore gli aveva donato. Dopo aver musicato tutto, Walter e io abbiamo trascorso il suo ultimo mese di vita in studio a registrare. Tentando poi di superare il frastornante dolore per la sua morte, ho pensato a quel che era in vero: sempre attento alla collaborazione e alla condivisione».
«Ho coinvolto così altri colleghi musicisti nella fase di arrangiamento (Mujura con Eugenio Bennato, i Marvanza Reggae Sound, Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo guest Martin Cagnotti, Mimmo Cavallaro, Il Parto delle Nuvole Pesanti, gli OMC, Francesco Loccisano e Valentina Balistreri, Almafolk e Quartaumentata) riuscendo a fornire una testimonianza autentica della sua arte che non era soltanto incastonata nel perimetro popolare, ma attenta e stimolata anche dalle altre contaminazioni musicali. Da qui l’idea di arruolare nella missione anche musicisti reggae o di matrice prettamente rock». Walter sogna ma non dorme è lavoro ambìto e accuratamente immaginato. Il risultato, senza alcun velo di piaggeria, è perfetto in ogni suo minimo dettaglio: dall’ascolto delle nove tracce fino all’immersione visiva nel booklet curato amorevolmente dalla pittrice Maria Grazia Costa.
Spremere il contesto e riassumerlo in poche parole è un impresa ardua; Domenico Sisto, però, fa intendere che il progetto ha le sembianze – apparentemente surreali, ma ricche di significato – del suo titolo: «Ci siamo ispirati a una fotografia – riprodotta su una tela – nella quale Walter, disteso su un prato, ha gli occhi nascosti sotto un cappello. Non si intuisce, dunque, la sua condizione: sveglio o appisolato? L’immagine riconduce a una sorta di sogno a occhi aperti». Da Walter Guido, Domenico Sisto ha ereditato la direzione artistica di Artisti del Mediterraneo: la jam session, giunta alla quarta edizione nella quale si concretizzerà nuovamente l’emozionante potere narrativo dell’artista scomparso, armonizzato ulteriormente dai colleghi musicisti fra i quali l’amico Domenico: «Tanti gli input che mi hanno investito e influenzato positivamente durante la lavorazione dell’album: ascoltavo la sua voce durante le operazioni di editing e mixaggio, ed era come se Walter fosse ancora in studio con me. Mi piace pensare che qualche suggerimento sia giunto proprio da lui. I sogni, in fondo, non finiscono al risveglio ma continuano a vibrare nell’universo». Walter sogna ma non dorme, appunto.
09/09/2014