Sciatti, urlanti e sudati. I turisti stranieri del terzo millennio spesso sono così. Non amano i musei, ma li visitano lo stesso, distrattamente e sempre col cellulare acceso e il dito sul pulsante della fotovideocamera. Cliccano, cliccano, ma non godono di nulla. Non gustano una pennellata d’olio su tela neppure se li costringi. Parlano fra loro, si chiamano a gran voce, cocacola in mano, tirata fuori non si sa da dove dopo i controlli, scrunch di patatine al formaggio che puzzano di scarpe da trekking dopo la traversata delle Alpi, e abbigliamento da mare. Le canottiere rosse ad ascella libera, i calzoncini che si vergognano di dover contenere più lardi di quelli che avrebbero mai potuto immaginare quando, in Cina, qualche povero internato li stava assemblando per zero grammi di riso. I capelli fermati alla bell’e meglio da cappellini con ailovroma, ailovvenezia, ailovnapoli, ailovsicily, ailov… stampato sulla visierina.
Mangiano hamburger e patatine come fossero nel Kentucky, o a Dusseldorf. Sanno di fritto e kebab, e si rigirano fra le dita le mappe della città, in cerca dei luoghi raccontati dal cinema. Sperano di vedere il Papa, o la miabelamadunina che canta, o albertosordi in giro per l’Appia. Diteglielo, che il Papa non esce di casa, che la madonnina è una statua, e che Sordi è morto.
Ci serve davvero un turismo così povero di tutto e ignorante? E’ vero portano un pò soldi ma sono attratti più dai social: guardano le foto e i video, cliccano mi piace e son contenti. Ma per le visite ai musei, ai monumenti, ai luoghi dell’arte e della cultura, ci vorrebbe altro.
SOS Beni Culturali? A quelli che, poi, dicono che gl’Italiani parlano con le mani, mangiano spaghetti anche in Africa, sono mammoni e spreconi. Potremmo rispondere che, però, noi non urliamo per strada, non ruttiamo birra, vestiamo meglio, e talvolta godiamo perfino della bellezza del nostro patrimonio, pur nella consapevolezza che stia patendo il degrado dei tempi moderni e della pochezza umana. Soprattutto di quella.
Ahi, serva Italia, di dolore ostello…