Quell’Odin Teatret “dove gli alberi volano”

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I 50 anni della storica compagnia di Eugenio Barba raccontati nel film documentario di Davide Barletti e Jacopo Quadri.

Tutto scompare, tutto muore, ma il teatro resta il posto dove anche gli esseri più anonimi hanno la possibilità di diventare personaggi” (Eugenio Barba). In sala dal 21 gennaio il film di Davide Barletti e Jacopo Quadri che racconta i 50 anni del Nordisk Teaterlaboratorium (più comunemente chiamato Odin Teatret), la storica compagnia teatrale fondata da Eugenio Barba che ha rappresentato uno dei capisaldi della sperimentazione teatrale degli anni ’60,  cambiando le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo.

La trama: nella silenziosa provincia danese si preparano i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’Odin Teatret.Dalle più disparate latitudini del pianeta (Kenia, Bali, Brasile, India, Europa) arrivano nella città di Holstebro squadre di bambini, ragazzi e artisti chiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale, sotto lo sguardo impetuoso del regista dai piedi scalzi e dai capelli bianchi. L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, è flusso visionario e quotidianità irriducibile, è un intrico di umanità selvatiche di cui questo film scruta con tenerezza la costanza, le intuizioni, i paradossi e gli orizzonti. Attori che sono anche muratori-sarti-organizzatori, un sindaco postino-intellettuale, una fattoria prestata al teatro e un regista saldatore-boscaiolo hanno dato vita nel corso di mezzo secolo a un sodalizio tra visione politica e valore universale dell’arte.

La preparazione di questa festa, che innesta ritmi tribali e classicità occidentali nella divertente ricerca di una lingua comune, invoca la possibilità del teatro di miscelare cielo e terra, tra falò rigenerativi e alberi che volano. “Nelle ventose praterie danesi – affermano i registi – abbiamo trovato un paese magico, dove bambini provenienti da tutto il mondo fondono la loro arte con un’esile e apparentemente silenziosa comunità locale, abbiamo scoperto un approdo dove marinai, saldatori, poeti, attori, musicisti ed emigranti hanno costruito un teatro fatto non di mura ma di relazioni umane. In questo Paese abbiamo assistito a come, con una disorientante energia, si può costruire uno spettacolo delicato, visionario e irripetibile. Ci siamo accorti che vivevamo nel paese dove gli alberi volano. Il nostro film racconta questa scoperta”. Prodotto da Fluid Produzioni e Ubulibri in collaborazione con Sky Arte e distribuito da Wanted.