C’era una volta… un pezzo di legno. No. C’era una volta un romanzo, scritto nel 1881 da Carlo Collodi, diventato il libro italiano più famoso nel mondo. Un libro interpretato in chiave cristiana, esoterica, massonica, psicoanalitica… e letto da milioni e milioni di bambini e di “grandi”. Tra costoro, anche un gruppo di suoi conterranei, i “toscanacci” Pancrazi, Papini e Montanelli. Le cui pagine sul burattino più celebre della letteratura (una testa di legno, ma di buon senso secondo loro) sono ora raccolte in un libro intitolato semplicemente “Pinocchio” (Elliot). Da leggere, magari visitando anche la grande mostra “Infinito Pinocchio” alla Biblioteca Sormani di Milano (aperta fino al 30 dicembre)
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In quella medi ci sono sicuramente tutti ma tutti i politici passati e presenti. Per i futuri non mi sbilancio non sapendo l’evoluzione che avrà l’Italia.
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