Coliac: calzature preziose come gioielli

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Un po’ scarpe e un po’ gioielli. Ossia: come far coincidere, fino a confonderne i confini, due grandi passioni trasformate in professioni, quella per i gioielli e il loro design, ma soprattutto quella per gli accessori. In altre parole, la magia formato calzatura di Martina Grasselli, fondatrice appassionata di Coliac, marchio nato nel 2009 come jewelry brand e nel tempo diventato fucina di calzature dall’appeal lussuoso, metà scarpe e metà preziosi. Qui perle pietre incastonate in piercing dall’anima dark,  si sostituiscono ai lacci delle sue scarpe che dichiarano guerra ai tacchi per la sera, quando la designer propone derby maschili in versione iperfemminile, con il girotacco (raso terra) definito da una placca di metallo.

Impossibile? Non per una che tra i sogni più grandi conserva quello di creare, un giorno non molto lontano, gioielli per una griffe blasonata come Lanvin, ma che intanto, da giovane creativa, è diventata una dei talent targati Vogue, ossia una delle nuove promesse della moda contemporanea ma soprattutto futura, promosse dal magazine più seguito del fashion system.
Laureata alla Naba di Milano in Fashion and Textile Design, e poi diplomata a Parigi all’École Supérieure des Arts Appliqués Duperré, Martina Grasselli che in curriculum vanta collaborazioni importanti con alcuni dei nomi più ammirati del sistema moda- vale a dire pezzi da novanta come Stella McCartney, Angelo Figus, Breil Milano, Jean Paul Gaultier e Christian Louboutin- ha iniziato il suo percorso partendodai gioielli, proponendo bijou  geometrici dall’anima surrealista per poi spingersi fin dentro lo shoe world senza tradire il suo background, ma al contrario, facendone il cuore pulsante del suo nuovo modo di creare.

Sono nati così i modelli ‘Adele’ –dedicato alla nonna, Adelaide Coliac, che ha ispirato persino il nome del brand- una derby di lusso chiusa da piercing in strass, ‘Martina’, la scarpa coperta di perle, ‘Cake’, che nella suola ripropone il motivo del vassoio di una torta, e una sneaker preziosa quasi fosse un capo di couture. Derby insomma, ma non solo, anche sandali con rifiniture in pelliccia, e, novità assoluta di questa stagione, le scarpe dedicate ai vegani, realizzate rigorosamente in ecopelle e impreziosite da motivi che fanno il verso ai complicati movimenti meccanici.