Il cinema indipendente si incontra a Siena!

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testata-interna-19-edizione1Anche quest’anno, dal 29 settembre al 4 ottobre, la città del Palio è pronta a stendere il suo red, anzi il ‘green carpet’ (a promozione della cultura eco-sostenibile), per accogliere star nazionali e internazionali del mondo del cinema. Giunto alla sua diciannovesima edizione, il Terra di Siena Film Festival nacque dalla passione che Mario Verdone (allora tra i fondatori del periodico senese La voce del campo) riuscì a infondere a una sua giornalista, Maria Pia Corbelli, oggi ideatrice e presidente dell’evento.

La manifestazione cinematografica, divenuta tra le più interessanti e apprezzate del settore, che ha da sempre promosso e sostenuto il cinema indipendente, negli ultimi anni ha voluto privilegiare tematiche sociali, politiche e universali come l’infanzia violata, la difesa dell’ambiente, i diritti umani e la pace. “Quest’anno abbiamo dato una nuova identità al festival, trattando tutte le tematiche e concentrandoci sulla scelta dei film in concorso, tutte opere prime e tutti film, documentari e corti italiani”  racconta il direttore artistico Antonio Flamini a ilgiornaleoff.it

Non mancherà comunque la vetrina internazionale con le due sezioni ‘Panorama Europa’ e ‘Uno sguardo sul mondo’ nonché un film di apertura, candidato al Premio Oscar 2014 come miglior film straniero, del calibro di Corn Island del regista George Ovashvili, che sarà presente alla proiezione. E tra gli eventi speciali anche un’anteprima assoluta, il 30 settembre: l’attesissimo film di Maria Sole Tognazzi, Io e lei, che vede Margherita Buy e Sabrina Ferilli alle prese con una storia d’amore, in cui, a prescindere dalla tematica omosessuale, si parla soprattutto della fragilità dei sentimenti e della vita di coppia vista come materia da equilibristi. Ampio spazio viene dato poi ai giovani, sia in veste di giurati (giuria presieduta quest’anno da Pupi e Antonio Avati), che decreteranno il vincitore del miglior film del Terra di Siena con la consegna del ‘Sanese d’Oro’, sia come registi di corti e documentari. “I giovani sono i veri protagonisti del Festival, non solo come membri delle giuria ma anche nell’organizzazione, in modo da farli avvicinare ai grandi Maestri del Cinema ed apprendere da loro” ci racconta la Presidente Maria Pia Corbelli.

Tanti i film, i corti e i documentari in concorso, tra cui Magic Moments di Ivonne Scio’, dedicato alla fotografa Roxanne Lowit, che ha ritratto il jet set della moda inventando un nuovo modo di fare fotografia, e  One Rock, Three Religions, prodotto da Valentina Castellani Quinn, dedicato al dialogo tra i Paesi, dove il valore della cultura e dell’arte vengono concepiti come elementi imprescindibili dell’identità dei popoli e come straordinari veicoli di pace. Spazio anche alla musica con il premio ‘Manuel de Sica’, che sarà attribuito a Lino Patruno (musicista, compositore, attore e polistrumentista), e al grande cinema del passato con la proiezione del capolavoro restaurato Il Giardino dei Finzi Contini, di Vittorio De Sica, che vedrà uno dei protagonisti, Fabio Testi, ricevere il Premio alla Carriera.