Vi presentiamo due band tra i finalisti di Rock Targato Italia 2025, che si esibiranno dal vivo al Rock’n’Roll di Milano il 21 e il 22 novembre, serate delle finali nazionali del concorso.
La prima band di cui vi vogliamo parlare sono gli Anførsyn, trio comasco che sta emergendo nel panorama dell’alternative rock italiano, composto da Elisa “Cleo” Riva (basso e voce), Salvatore Bosco (batteria) e Ronny Greg (chitarra e parole).
Gli Anførsyn nascono da un percorso costellato di imprevisti e sfide, elementi che hanno contribuito a definire la loro identità artistica e il significato stesso del nome della band — derivato da una parola danese che indica proprio “imprevisto”.
Dopo un periodo di sperimentazione e ricerca, il gruppo debutta nel 2025 con il singolo “Fallen Angel”, pubblicato come primo estratto dall’EP De Sidera dello stesso anno, e oggi in concorso a Rock Targato Italia 2025. Il brano si presenta come un inno alla resilienza: racconta la caduta e la volontà di rialzarsi, usando la figura dell’angelo caduto come simbolo di chi, nonostante tutto, continua a guardare in alto.
Musicalmente, il loro stile si muove sul confine tra alternative rock e indie-pop, ricalcando le chitarre cristalline dei The Police, le atmosfere gotiche dei The Cure e la sensibilità melodica dei Fleetwood Mac. La band scrive e canta in inglese, riflettendo le loro tendenze e ispirazioni internazionali, ma ha anticipato a Tea Web che nel loro prossimo album sarà contenuto anche un brano in italiano, intitolato “Briciole”.
Sul fronte live, gli Anførsyn hanno calcato palchi importanti come il Joshua Blues Club, il Germi e il Milano Film Fest, costruendo una reputazione solida per l’energia e la sintonia che portano sul palco.
Attivi anche online, curano con attenzione la propria comunicazione sui social, scegliendo toni autentici e ironici per coinvolgere il pubblico e costruire una relazione diretta con chi li segue.
Ci spostiamo ora tra le nebbie dell’Emilia Romagna da cui emerge un progetto che è al contempo una band, un album e una dichiarazione artistica: POLISTIRENE. Dimenticate le etichette convenzionali. Il nucleo di POLISTIRENE è formato da Irene Cavazzoni Pederzini (voce e testi) è il punto focale emotivo; Billy T Cooper (chitarra, elettronica), l’architetto sonoro che fonde riff taglienti con beat elettronici; Paolo Palmieri (basso) àncora il progetto a un groove profondo, essenziale per il genere trip-hop.
Il loro sound è una fusione di generi il cui risultato è un industrial trip-hop che non ha paura di sporcarsi con influenze metal e dub, che spaziano dai Nine Inch Nails e Massive Attack ai Subsonica, al metal, alla dubstep, al conscious rap (Kendrick Lamar) e al jazz (Hiatus Kaiyote). L’estetica è influenzata da temi come l’Antico Egitto, i tarocchi e l’estetica PAN-AM (usata per criticare le illusioni del capitalismo), con l’obiettivo di “deformare e rendere grottesco” per creare qualcosa di nuovo.
Il progetto è guidato da una tematica attualissima: il rapporto instabile tra gli esseri umani e la tensione tra l’individuo e il proprio corpo. Il loro lavoro si legge come un manifesto che scava nelle nevrosi moderne, offrendo uno specchio distorto ma potente della nostra società. Non a caso, il nome “Polistirene” evoca qualcosa di sintetico, isolante e onnipresente – una metafora perfetta per la barriera emotiva e fisica che spesso ci separa dal mondo reale.
Il primo album omonimo, uscito il 18 aprile 2025, è un’interpretazione delle relazioni umane e del vivere sociale, che il gruppo vede a rischio di diventare sempre più predatorie. Al centro ci sono i rapporti tra individui e con il proprio corpo, definiti come intrinsecamente politici. L’album presenta 8 brani, descritti come “riflessioni-ribellioni”, caratterizzati da testi enigmatici e uno stile “minimalista”.
La loro visione, inoltre, si estende ben oltre le tracce audio: la band costruisce una vera e propria distopia mediatica utilizzando l’estetica di immagini generate con l’AI e il rendering 3D, questa scelta non è casuale: l’uso dell’intelligenza artificiale per creare il loro immaginario visivo rafforza il concetto di alienazione e l’instabilità del “reale” che permea i loro testi. E’ esattamente così infatti che si presenta il videoclip del brano che portano alle finali di Rock Targato Italia 2025, “Esagramma 47”.
Gli Anførsyn e i Polistirene sono stati selezionati come finalisti della 36ª edizione di Rock Targato Italia. Il contest, nato nel 1986, è uno dei più longevi in Italia e ha contribuito al lancio di band come Litfiba, Subsonica, Marlene Kuntz e Le Vibrazioni.
Essere finalisti a RTI 2025 significa per queste due band di talento entrare in un circuito di visibilità nazionale, un passo concreto verso l’affermazione nel panorama indipendente italiano.
Vi invitiamo a vedere i videoclip dei loro brani in concorso:
I videoclip sono presenti sul canale Youtube di Rock Targato Italia nella playlist “Finalisti Rock Targato Italia 2025”. Vi invitiamo inoltre a mettere mi piace ai vostri video preferiti per offrire la possibilità agli artisti di vincere il premio Città di Milano.
Non mancate alle finali nazionali della 36esima edizione di Rock Targato Italia al Rock’n’Roll di Milano il 21 e 22 novembre, dove potrete ascoltare queste due band esibirsi sul palco di uno dei locali storici della musica dal vivo di Milano.