Nei “Mondi sommersi” di Resi Girardello all’Acquario di Milano

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Nei "Mondi sommersi" di Resi Girardello all'Acquario di Milano

Ci sono artisti che spiegano. Altri che pongono domande. E poi c’è Resi Girardello, che con la personale Mondi Sommersi / Dr.OWNING in corso all’Acquario Civico di Milano fino al 21 settembre, invita a guardare — senza suggerire risposte. Una mostra in cui l’acqua non è solo materia, ma metodo. Non solo soggetto, ma dispositivo visivo.

Il progetto, curato da Sofia Tenegutti e il contributo di Emanuele Beluffi, si muove in un territorio sospeso tra installazione e suggestione narrativa: niente didascalie ideologiche, nessun intento pedagogico. Solo immagini, forme, equilibri.

Dentro la mostra: un racconto in forma liquida

L’Acquario Civico non è un semplice contenitore, ma parte del contenuto. La scelta del luogo è più che coerente: la struttura ospita opere che si legano alla sua natura, al suo suono, alla sua funzione. Mondi Sommersi / Dr.OWNING non cerca di dominare lo spazio, lo ascolta. E poi lo interpreta.

Le installazioni e gli interventi site-specific si muovono attorno all’acqua come se fosse un linguaggio. L’acqua è fluida, certo, ma anche selettiva: lascia emergere solo ciò che ha consistenza. E Girardello lo sa. Lavora con elementi minimali, con materiali scelti per dialogare più che per imporsi.

Il tempo come materia, non come tema

Non c’è fretta in questa mostra. Non c’è urgenza comunicativa, ma una temporalità lenta, meditativa. Le opere di Girardello si prendono tempo. E chiedono tempo a chi guarda. Il visitatore non è spettatore passivo, ma viene coinvolto in un ritmo diverso, quasi sommerso.

Mondi Sommersi / Dr.OWNING si muove lontano dall’ottimismo razionale del Candide di Voltaire, avvicinandosi invece a scenari immaginari come quello di Waterworld, il film di Kevin Reynolds con Kevin Costner, dove l’acqua diventa paesaggio totale e condizione esistenziale

Beluffi, nel testo critico che accompagna il progetto, scrive:
«Comunque la pensiate sul cambiamento climatico e sulla responsabilità umana (sia per la cosiddetta causa antropica dell’inquinamento che per il contrasto al climate change), è fuori di dubbio che Mondi Sommersi / Dr.OWNING sia un commento sull’attualità scritto con il linguaggio dell’arte visiva. Che forse, proprio perché viene espresso con un linguaggio universale, colpisce nel segno meglio di quanto possano fare i commenti degli opinionisti e degli specialisti della ricerca scientifica. All’interno della quale, va detto, non tutti la pensano allo stesso modo: vi sono i catastrofisti e quelli un po’ meno, ma non dobbiamo dimenticare che la ricerca scientifica non ha modi espressivi univoci.».

In altre parole, si tratta di una mostra che propone — senza imporre. Che apre — senza chiudere il senso.

Il cuore di Mondi Sommersi / Dr.OWNING è la sospensione. Non tanto quella fisica — anche se il titolo evoca profondità liquide — quanto quella concettuale. Le opere si muovono in uno spazio che non è né allegoria né denuncia. Sono presenze autonome, che parlano sottovoce. E per questo si fanno ascoltare.

L’acqua, in questo contesto, non è metafora di qualcosa: è materia viva, è voce. È traccia del passato e possibile veicolo per il futuro.

In un’epoca visiva dove tutto è costruito per colpire, Mondi Sommersi sceglie la via opposta. Quella della densità. Della durata. E forse anche dell’eco. Lontana dai riflettori facili, la mostra di Resi Girardello è un invito a riconsiderare il modo in cui guardiamo — e non solo ciò che guardiamo.

📍 Mondi Sommersi / Dr.OWNING
📅 Fino al 21 settembre
📍 Acquario Civico, Milano
🎟 Ingresso gratuito