L’arte italiana in mostra al Three Shadows Museum della capitale cinese: una vetrina per gli artisti in uno dei contesti più prestigiosi del mondo
Dal 24 al 29 giugno 2025, la Fondazione Effetto Arte ha varcato i confini dell’Europa per approdare con un evento espositivo nella vibrante scena culturale di Pechino, presso uno dei centri d’arte più innovativi dell’Asia: il Three Shadows Photography Art Centre. In questo spazio d’avanguardia, cuore pulsante della fotografia e dell’arte contemporanea cinese, sono stati presentati tre importanti progetti internazionali: Premio Maestri a Pechino, Art InterContinental Tour e Dubai Beijing, tutti ideati da Sandro Serradifalco, fondatore e presidente della Fondazione.



L’iniziativa ha coinvolto centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo, offrendo loro un’occasione concreta e altamente qualificata per esporre le proprie opere in un contesto museale di altissimo livello. L’obiettivo è stato chiaro e coerente con la missione della Fondazione: donare visibilità all’arte contemporanea in contesti di prestigio, abbattendo ogni barriera geografica o culturale. E quale luogo migliore del Three Shadows Museum per concretizzare questa visione?
Fondato nel 2007 dagli artisti RongRong & inri, il Three Shadows Photography Art Centre è il primo centro d’arte cinese dedicato interamente alla fotografia contemporanea. Situato nel distretto artistico di Caochangdi, e progettato in collaborazione con il celebre artista e architetto Ai Weiwei, il museo è divenuto un punto di riferimento internazionale, capace di ospitare mostre, residenze artistiche, workshop e programmi formativi di ampio respiro. Esporre in questo spazio significa inserirsi in un circuito d’eccellenza, in grado di valorizzare il dialogo tra Oriente e Occidente, tra innovazione e memoria.

Nel cuore di questo evento, la Fondazione Effetto Arte ha riaffermato la sua identità: un’istituzione nata per supportare e promuovere gli artisti, offrendo loro occasioni reali di crescita e riconoscimento. Fondata a Palermo, ma attiva su scala globale, la Fondazione è oggi un punto di riferimento imprescindibile per chi vuole accedere a circuiti professionali, partecipare a mostre internazionali, ricevere una valutazione critica seria e avere visibilità attraverso pubblicazioni e media specializzati.
Alla guida di tutto ciò vi è Sandro Serradifalco, editore, critico, saggista e curatore, figura di riferimento del panorama artistico italiano, muove i primi passi nel mondo dell’arte come pittore e gallerista, esperienza che gli conferisce una duplice visione, sia creativa che organizzativa.
Nel 2018 assume la direzione del periodico «Art Now» e nel 2019 dà vita all’Annuario Internazionale «Artisti», distribuito per vari anni da Mondadori Store, con testi di autorevoli critici tra cui Philippe Daverio, Luca Beatrice, Angelo Crespi e Paolo Levi. Tutte queste esperienze si condensano nella Fondazione Effetto Arte, nata per consolidare e ampliare questo percorso, mettendo al centro l’artista, la sua visione, il suo diritto a essere visto e riconosciuto.
La tappa di Pechino ha rappresentato, in questo senso, una pietra miliare. Il successo riscontrato in termini di partecipazione, qualità curatoriale e attenzione mediatica ha dimostrato ancora una volta quanto l’arte contemporanea sia un linguaggio globale, capace di creare ponti dove spesso si alzano muri. L’evento al Three Shadows Museum non è stato soltanto una mostra, ma un atto simbolico e culturale, un messaggio lanciato al mondo in un periodo in cui il dialogo tra i popoli è quanto mai necessario.
L’arte, per la Fondazione Effetto Arte, è prima di tutto strumento di unione, mezzo di comprensione reciproca, veicolo di pace e bellezza. Per questo ogni progetto espositivo è pensato non solo come vetrina, ma come momento di confronto, crescita e condivisione. Non si tratta di inseguire mode, ma di creare contenuti, relazioni, orizzonti nuovi.
In un tempo dominato da frammentazioni e chiusure, la Fondazione continua a dimostrare con i fatti che la cultura può e deve essere internazionale, inclusiva e viva. E a Pechino, nella splendida cornice del Three Shadows Museum, questo messaggio ha risuonato forte e chiaro. L’arte non ha confini. Dove c’è arte, c’è futuro.