Antiseri: ecco i cattolici disertori

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antiseriL’Unione Europea come organismo internazionale ha tutto meno che una matrice religiosa, ma la sua bandiera con le dodici stelle arriva dritta dritta da un’immagine cristiana, anzi mariana. Lo ha spiegato lo stesso inventore della bandiera, l’alsaziano Arsène Heitz che la disegnò nel 1955: il riferimento è l’Apocalisse di San Giovanni, (12-1): “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. Secondo l’esegesi classica quella donna è Maria, la Madonna.
Le dodici stelle, dunque. Si sa che i simboli forti che siano usati in modo intenzionale o no hanno sempre un certo magnetismo interpretativo: in questo caso il simbolo avvalora la famosa massima del padre del Romanticismo, Novalis, secondo cui la cristianità e l’Europa sono la stessa cosa.

Dario Antiseri maestro di filosofia politica per generazioni di studenti, liberale seguace di Karl Popper e cattolico, al telefono con Il Giornale esordisce citando T.S. Eliot: “Se il cristianesimo se ne va allora dovremo affrontare molti secoli di barbarie”.
Naturalmente Antiseri è ben consapevole del fatto che l’Europa non è solo cristianesimo, è fatta anche di un “pluralismo” di fondo, che, nella forma della dialettica politico-culturale , o in quella del conflitto, ha determinato la nostra identità: “abbiamo conosciuto una fioritura di idee molto varie, buone e cattive. Già Strabone parlava dell’Europa come di una “nazione dai cento volti”. E Santo Stefano il re d’Ungheria mise in luce l’aspetto positivo di questa molteplicità, secondo lui: “Unius linguae, uniusque moris regnum imbecille et fragile est”, con una sola lingua e un solo costume un regno è privo di potere (“imbecille”) e fragile”.

Tante radici un’Europa quindi?

Le radici dell’Europa affondano da una parte nella cultura greca, dall’altra nel cristianesimo. Per Shelley: “la Grecia ha passato all’Europa l’idea di razionalità come discussione critica” Per Popper “la battaglia delle idee è una scoperta greca”…

Ma?

Ma non è stata la Grecia a passare all’Europa i suoi dei. Il dio dell’Europa è il dio cristiano, e come diceva Croce: “ed è per semplice osservanza della laicità che noi non possiamo non dirci cristiani”

Sta dicendo che la laicità di fondo del pensiero europeo è di origine cristiana?

Esattamente. Con il Cristianesimo è apparsa per la prima volta nella storia l’idea che solo Dio è assoluto, e invece tutto ciò che è umano è relativo, a cominciare dallo stato. Quest’ultimo non può essere più assoluto.

Faccia un esempio storico

Plinio il Giovane, governatore in Bitinia scriveva all’imperatore Traiano della “peste di superstizione che è il Cristianesimo”. I cristiani venivano giudicati così: chi non diceva che Cesare è l’Assoluto veniva ammazzato. Ecco: per il Cristianesimo il potere terreno non è mai l’assoluto, perché esiste un principio trascendente. Solo Dio è assoluto, e invece tutto ciò che è umano è relativo, a cominciare dallo stato.

La separazione dello stato dalla divinità è un principio laico introdotto dal cristianesimo: “date a Cesare…”

Esattamente.  Finisce l’idolatria per lo Stato. Lo stato non è più religioso. Questo è l’evento più importante di tutta la politica occidentale.

Abbiamo detto “un’Europa tante culture” ma viene il sospetto che allo stato attuale il pluralismo sia svaporato in inettitudine politica…

Sono perfettamente d’accordo. E’ la genuflessione davanti al potere politico che è impressionante e squallida. Come quella davanti al potere economico. Questa è una specie di suicidio. Così rischiamo di perdere l’Europa.

Non sarà che un certo modo di pensare di stampo illuminista si è legato molto bene al capitalismo e sta rischiando di offuscare le radici cristiane? Esiste un fondamentalismo laico?

Certo che esiste, ed è peggiore di quello cattolico. Ma non è che il liberalismo tolga forza alla fede. Certo se avessimo il comunismo dovremmo dividerci in parti uguali non la ricchezza ma la miseria. D’altra parte la lezione del cattolicesimo liberale, da Einaudi a Sturzo è stata per lo più ignorata…

E di un cattolicesimo sempre più “progressista”, dalla Chiesa attuale agli intellettuali, che dice?

Non sono io a poter giudicare quello che fa un Papa, ma un punto è chiaro: distinguerei l’intellighenzia cattolica da una base cattolica sana. La Caritas l’anno scorso ha fatto otto milioni di pasti. Se non esistesse avremmo piazze e strade affollate di accattoni disperati. Dalle missioni nel mondo al volontariato nelle carceri, c’è un mondo cattolico sano, che non trova espressione politica.

In effetti, politicamente, siamo al deserto.

Che non ci sia in Italia un partito di cattolici liberali e solidali è una vergogna. I cattolici in politica sono presenti ovunque e inefficaci dappertutto. Sono accampati nei diversi accampamenti, ma non hanno nessun progetto, dalla famiglia alla scuole. Si è spenta l’intellighenzia cattolica. La gran parte di essa è formata da disertori.

E se tutti disertano come si affrontano problemi culturali, per esempio quello dell’integrazione? Il crocifisso nelle scuole, sembra di capire, deve tenerselo anche chi è ateo, perché rappresenta una cultura della quale non possiamo non fare parte, storicamente. Con la ragazza col velo cosa facciamo?

Be’, in uno stato di diritto una persona non si deve nascondere. Poi, il rapporto con L’islam a volte è problematico: Sappiamo che nel 2013 sono stati uccisi 115.000 cristiani nel mondo, ma non ho visto tutta questa disperazione presso i musulmani per i morti cristiani.

Ius Soli: europei e italiani si diventa per diritto di nascita o per cultura?

Per cultura, dopo un po’ di anni, quando hai dimostrato che sei stato a scuola, che conosci la lingua, e le regole di una civiltà.

3 Commenti

  1. Finalmente. Dal che non si capisce proprio come un Cattolico possa essere uno statalista. (E ce ne sono troppi a destra).

  2. Molto ragionevole e sereno, una visione molto concreta. E’ raro trovare qualcuno che non ha bisogno di demonizzare chi non la pensa come lui per sostenere le sue tesi.

  3. Non conoscevo Dario Antiseri: Devo dire che sono d’accordo al 100% con lui !!!

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