Baiastice. Seduzioni di raso e pixel

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Kalia dress 2080
Baiastice – Kalia dress

Nell’era digitale la parola “seduzione” è spesso sinonimo di Moda. Il fashion, che vuol dire “alla moda”, cioè al passo con i tempi, rispecchia il gusto della società in cui si vive un determinato momento storico e un mondo virtuale in cui l’avatar ci rappresenta rispecchia prevalentemente la realtà attuale. Perciò il fashion ha un ruolo primario nell’economia di Second Life, dove i brand che producono abiti e accessori inworld sono migliaia. Pur seguendo i fashion blogger che se ne occupano, scopriamo continuamente nuovi fashion designer che magari lavorano nel mondo virtuale fin dall’inizio, oppure ci affezioniamo ai brand che soddisfano maggiormente le nostre esigenze e il nostro gusto individuale e “vestiamo” il nostro avatar prevalentemente da essi.

Baiastice è uno di questi, un marchio di grande successo internazionale che fin dal 2007 ha prodotto abiti e accessori di straordinaria eleganza e fattura. La sua creatrice è Sissy Pessoa, nativa di Foggia ma da quindici anni romana d’adozione. Laureata in psicologia, Sissy ha scelto nel 2010 di fare solo questo lavoro, abbandonando quello nel mondo reale. Il suo successo è stato tale che ancora oggi le permette di vivere creando abiti e accessori per gli avatar. Ha costruito il suo maine store replicando la vecchia Rinascente di Roma a Piazza Colonna, attualmente sede di Zara, e arrivando nella sua sim si ha la sensazione di trovarsi a fare shopping nel cuore della Capitale.

Le creazioni di Sissy Pessoa sono una danza di linee morbide, a volte geometriche, che conferiscono ai suoi modelli l’essenza dell’eleganza. Le abbiamo chiesto se questo stile sia stato una sua scelta mirata a un target ben definito nel mondo di Second Life, o faccia parte del suo modo d’interpretare la donna.
“L’essenziale dei miei abiti è dovuto a diversi fattori”, risponde Sissy. “Prima di tutto c’è da considerare il processo creativo. Con le mesh sul programma di modellazione 3D, Blender, è complesso dare cose molto dettagliate, soprattutto per il rigging. Tuttavia alla base della mia produzione c’è una scelta individuale. Sono essenzialmente classica, anche se a volte cerco di fare qualcosa di diverso, ma in generale sono conosciuta per i gown classici e lineari. Per quanto riguarda il target non ne ho uno preciso. Oramai in Second Life si trova di tutto, dal classico al casual, fino a cose più particolari inclassificabili”. In questa immensa scelta sono conosciuta grazie a una piccola collezione di gown che faccio ogni anno a dicembre per le feste“.

Baiastice
Baiastice – Maine store

Infatti le collezioni di Baiastice a tratti ricordano la stilista d’alta moda Chiara Boni, con i suoi “tagli che modulano il movimento delle ali, forme che si stringono al busto, scollature geometriche che precipitano pericolosamente“.
Come nelle creazioni di Chiara Boni, non c’è mai nulla di superfluo in un abito della Pessoa, che si distingue anche per la perfezione con cui riesce a farli indossare sui corpi di pixel. Anche i tessuti che riesce a simulare con grazia denotano la classe con cui si accinge a modellare in 3D: raso e seta, ma anche pizzi preziosi, disegnati pazientemente con Photoshop.

“All’inizio si faceva tutto con texture e prim”, ci spiega Sissy Pessoa. “Fortunatamente sapevo già usare Photoshop, poi sono arrivati gli sculpt e ho dovuto studiare un programma 3D che è servito anche all’arrivo delle mesh. Alcuni pensano che nella fase mesh ci sia stato un appiattimento, ma io non l’ho notato, o perlomeno per me non c’è stato. Quello che è cambiato è il processo creativo, decisamente più lungo. Ma parto sempre da un’idea che ho in mente e la realizzo. Se invece sono lontana dal pc disegno una bozza sulla mia moleskine per ricordarmi l’idea che ho visualizzato con l’immaginazione”.

La presenza di Baiastice alle numerose fiere che da pochi anni promuovono il lavoro degli stilisti internazionali in Second Life, aggiunge visibilità a un marchio di convalidato successo.
“Le fiere sono importanti, ben organizzate, danno molta visibilità e si vende abbastanza. Spesso c’è una tematica da rispettare per parteciparvi e il cliente è spinto anche da questo. Dai temi fantasy a quelli stagionali sono tutti divertenti e mettono a confronto anche le velleità interpretative dei designer. Ad esempio, dal 24 ottobre Uber sarà tutto incentrato sull’autunno e il prossimo Collabor88 sarà anch’esso autunnale: cappotti, cardigan, maglie e via dicendo”.

E’ un bellissimo gioco quello di acquistare vestiti per il proprio avatar. Con pochi euro ci si può procurare un guardaroba che nella vita reale sarebbe assai dispendioso, ma anche difficile da utilizzare per la mancanza di occasioni frequenti. Invece in Second Life basta un click e sei pronta per una serata di gala, per un concerto, per la discoteca, per il vernissage di una mostra, una conferenza e via dicendo.

“All’inizio era tutto incentrato sul “sogno”, fare abiti che normalmente non s’indossano nella vita reale”, ci svela Sissy Pessoa. “Adesso Second Life non è più una realtà alternativa; il casual è sempre più richiesto perchè l’avatar è un’estensione della vita quotidiana e gli impegni nel mondo virtuale sono alternativi a quelli reali. Per me è una soddisfazione produrre abiti, un piacere che mi permette di vivere”.
Sissy Pessoa ci racconta che il tempo per creare lo gestisce a suo piacimento ed è spesso molto inferiore alle classiche otto ore di ufficio. Una grande opportunità per i giovani che vogliono intraprendere la carriera di fashion designer, una bella palestra che ti mette in contatto con le esigenze degli acquirenti e dove puoi testare se un modello funziona oppure no, guadagnando anche bene.

Kirsty top e Kirsty skirt, Cara Jewellry set
Baiastice – Kristy top e skirt, Cara Jewellry set

Non è facile arrivare ai livelli di Baiastice, dove dal casual all’elegante puoi trovare abiti che accarezzano le linee del corpo, esaltano la femminilità con un’eleganza che nella vita reale spesso non sarebbe concesso a tutte. Ma il “sogno della stilista” è una meta molto ambita e nel mondo virtuale può essere concretizzato.
“Second Life si evolverà”, conclude Sissy Pessoa. “La realtà virtuale non morirà mai ed è destinata trasformarsi gradualmente. Il fashion avrà sempre un ruolo primario come nalla vita reale. Non c’è via di scampo”.
E sarà proprio l’immaginazione dei designer di moda, di arredamento, degli architetti, ad accompagnarci in questo straordinario percorso della realtà virtuale, dove anche la nostra stessa immaginazione ci darà la possibilità di vedere o fare cose che nella vita reale diventano sempre più difficili per mancanza di tempo, distanze sempre più estese e meno disponibilità di danaro. Non una sostituzione della realtà ma un’alternativa ad essa, una dilatazione degli orizzonti che ci metterà sempre più in contatto con chi si trova dall’altra parte del mondo e interagisce con noi.

Per approfondire la conoscenza di Sissy Pessoa, le fotografie di Baiastice:
https://www.flickr.com/photos/baiastice/

Il Blog:
http://baiastice.blogspot.it/