L’uomo riscopre e ridisegna il suo rapporto con la natura. Siete mai entrati in un bosco verticale? E’ il progetto architettonico-urbanistico più citato, discusso e imitato del momento. E’ stato giudicato il grattacielo più bello del mondo. Ed è uno dei gioielli che impreziosiscono la nuova Milano del (dopo) Expo. E’ il Bosco Verticale. Più che un edificio (già) di culto, una sfida all’idea futura di città: un rivoluzionario ecosistema abitativo in verticale che ospita alberi, arbusti, piante, animali e, anche, uomini…. Una città-vegetale dove l’architettura è inseparabile dalla Natura. Ma prima di entrarci, serve un “manuale di istruzioni”. Questo: Stefano Boeri, “Un bosco verticale” (Corraini edizioni)
LE INTERVISTE OFF
Le interviste cult di OFF da rileggere sotto l’albero
Speciale Natale: tutte le interviste cult pubblicate su ilgiornale OFF da leggere durante le feste. Artisti, attori e personaggi che hanno lasciato il segno. Buone Feste!
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«Giorgia con quel suo biondo pop può fare…il “compromesso storico”!…»
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LA RETE DI #CULTURAIDENTITÀ
Su Rai3 “Radix”: Sylos Labini racconta Pomezia e le radici dell’identità
Radix, il nuovo programma di Rai3 con Edoardo Sylos Labini. Dalla prima puntata dedicata a Pomezia alle storie di Antonio Pennacchi e Gianmarco Tognazzi, un viaggio identitario tra mito, cultura e memoria. Musiche di Sergio Colicchio.
d’Annunzio in scena: il racconto teatrale di una vita fuori dal...
Al Teatro Greco di Roma torna “Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile”, lo spettacolo di Edoardo Sylos Labini che ripercorre amori, arte e imprese del Vate.
CulturaIdentità: un viaggio tra radici e storie delle Città Italiane
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Recensione coinvolgente di un libro che illustra una vera rivoluzione in urbanistica. Filosofia che gia’ da un po’ di tempo fa sentire la sua voce, purtroppo non ascoltata, quella dell’importanza degli alberi come parte essenziale del tessuto urbano. L’architetto Tony Hall, inglese ma che vive da anni in Australia e che si occupa di ricerca in urban design and planning, ne ha scritto nel libro “The life and death of the Australian backyard” (“La vita e la morte del giardino di casa australiano”). In esso descrive come negli ultimi venticinque anni il verde e in particolare gli alberi siano spariti dai nuovi quartieri, sostituiti da case che occupano tutto l’appezzamento, da steccionata a steccionata. E di come questo influisce negativamente sulla biodiversita’. Altri studi recenti evidenziano l’influenza negativa che l’impoverimento della biodiversita’ ha sulla nostra salute. Questa opera di Boeri, pero’, va molto al di la’ del recupero del verde dei giardini privati: mostra che gli edifici stessi possono diventare giardino, o foresta. Chiedo scusa per essermi dilungata come solitamente non faccio, ma quando si considera l’equazione meno alberi = meno biodiversita’ = meno salute credo di essere giustificata ad essermi entusiasmata per questo libro e per la sua recensione. (La saggezza di includere i picchi tra le specie di uccelli della ‘foresta verticale’ non mi convince tanto, pero’ …)
secondo mè è una cosa insensata , da proibire, i problemi che verranno saranno 100 anni di cause!
Solo uno sprovveduto può comperare una cosa simile.
Da noi non si pò neneche aprire una potra in un muro che ti saltano addosso e li autorizzano cose simili!
Scusate chi raccolgie le foglie che volano ai piani inferiori o superiori, e tutto il resto che vola?
Vorrei vedere l’assemblea di condominio!
Scene ” fantozziane”!
con 1500 euro al mese di spese condominiali, secondo me le foglie verranno raccolte
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