L’intervista di CulturaIdentità a Simona Tagli, una donna consapevole e proiettata verso il futuro. Simona si trova in una fase “consapevole” della sua carriera, sta sviluppando progetti dedicati alle donne, alla loro identità e forza e la sua vita sentimentale è in “casto fermento”…
Simona, hai vissuto da protagonista un periodo d’oro della televisione italiana. Qual è il primo ricordo che ti viene in mente se ti dico Gigi Sabani?
La sua leggerezza. Gigi sapeva giocare con il pubblico come pochi: era ironico, pungente ma sempre elegante. Con lui si lavorava bene, si rideva sul serio. E aveva quell’umanità che oggi, purtroppo, vedo sempre meno. Conservo un affetto speciale per quel periodo della mia vita: era televisione “vera”, fatta di talento, improvvisazione, di una spontaneità che non si può replicare.
Gianni Boncompagni è stato un gigante della TV, con un tocco unico. Come lo hai conosciuto e cosa ti ha insegnato lavorare con lui?














