Sylos Labini: con la cultura si fa impresa e identità

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Edoardo Sylos Labini racconta un’Italia dove la cultura diventa impresa, identità e sviluppo. Dal teatro a CulturaIdentità: quando il pensiero diventa azione.

“Con la cultura non si mangia”: così disse l’ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti. Aveva ragione? Aveva torto? Un giornalista degno di questo nome non inizierebbe mai e poi mai un pezzo parlando in prima persona, ma permettetemi di fare uno strappo alla regola: di riff o di raffa, chi scrive è la testimonianza per ora vivente che non è esattamente così. Se sono diventato giornalista, è perché ho imparato sul campo un mestiere. E, sempre sul campo, ho imparato che con la cultura si mangia, magari non in un ristorante stellato, magari non su piatti chic rettangolari, ma si mangia. E che la connessione cultura/turismo permette ai capitani di fare la grande impresa. L’unico, vero limite, è la burocrazia. Con annesse consorterie partitiche e lacciuoli fiscali. Ma, come disse Gene Wilder in Frankenstein Junior giubilando dopo la riuscita dell’esperimento: “Si può fare!”.

Le pagine web di questo giornale sono il progetto fatto e finito di Edoardo Sylos Labini, editore del Giornale OFF e fondatore di CulturaIdentità, chiaro esempio di cosa significhi essere imprenditori culturali. Ne troviamo conferma leggendo l’intervista di Lucia Loffredo su Forbes, dove Sylos Labini si racconta, dalla gioventù tra gli ultras alla folgorazione per il teatro, in un percorso lungo 30 anni fra palco, tv e progetti autoriali, dagli spettacoli nei teatri più prestigiosi con Alida Valli e Giuseppe Patroni Griffi via via ampliando il pubblico con la tv e il cinema con Alessandro D’Alatri, fino ad arrivare alla scrittura con la drammaturgia e la regia. Senza perdere di vista l’imprenditorialità, con la realizzazione non solo di spettacoli teatrali di successo ma anche con la costruzione di un network culturale e produttivo, dalla Fondazione Città Identitarie ai Festival delle Città Identitarie, per la valorizzazione del territorio e delle tradizioni e dell’identità nazionale: gli organi di trasmissione che rimettono in moto il Paese. In strettissima connessione fra cultura e turismo, da sempre le risorse petrolifere dell’Italia. Con gli occhi sempre al futuro, ma senza mai dimenticare l’eredità lasciataci dai nostri giganti del passato, in primis il Futurismo, vero e proprio movimento culturale di massa che proiettò l’Italia fuori dai confini patrii e che racchiudeva il segreto del successo dell’impresa in queste semplici parole: passare dal pensiero all’azione.

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