Nel bizzarro mondo di carta di Giuseppe Schenone

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Giuseppe Schenone, classe 1939, nato a Diano Marina, residente a Milano, è un eterno fanciullo dallo sguardo curioso e incantato sul mondo, mago inventore di micro sculture simili a origami. Nel suo studio milanese dà forma a creature strambe, labirinti e leporelli (piccoli taccuini): opere in carta che sarebbero piaciute a Bruno Munari, Alessandro Mendini e Ettore Sottsass, in bilico tra arte, grafica e progetto, che svelano la sua abilità manuale, compositiva e il suo universo simbolico e fantasioso, dove l’assurdo è di scena.

Quando hai capito che l’arte è la passione della tua vita?

Ero molto giovane, direi intorno ai 14/15 anni. Avevo sempre matite e colori in mano e disegnavo dappertutto: quaderni, fogli di carta di recupero, tavolette di legno. Ho iniziato spontaneamente, senza una scuola, senza maestri e anche in seguito ho continuato da autodidatta a lavorare per me stesso nel mio studio, al di fuori dal mercato dell’arte.

Collage, microsculture, edicole, labirinti e leporelli tutti di carta: perché prediligi questo materiale da sempre sostenibile e il piccolo formato?

Che siano cartoncini, carte decorate, pagine di giornali o di quaderni, si tratta di per sé di un materiale affascinante, facile da lavorare, particolarmente adatto per le mie creazioni. E il piccolo formato delle opere è una conseguenza dell’uso di materiali per lo più di riciclo.

I leporelli dimostrano, come le edicole e i labirinti, un’abilità manuale sapiente: chi sono i tuoi maestri?

L’approccio con l’architettura e il design è stato determinante. All’inizio, Mendini e Sottsass mi hanno molto influenzato con la loro genialità all’avanguardia e poi Munari che però ho scoperto più tardi. La manualità è venuta lavorando. Mio nonno materno, che non ho conosciuto, faceva il falegname, forse da lui ho ereditato la passione per il lavoro manuale e di precisione, poi mi affido alla fantasia che mi porta ad esplorare diverse forme simboliche del mio coloratissimo “pensiero visivo”.

Sei sempre stato un figurativo sui generis, attento alla composizione geometrica, cosa intendi comunicare con le tue bizzarre opere-feticcio?

Intanto devo dire che mi diverto molto quando lavoro. L’attenzione è tutta sulla composizione architettonica degli oggetti/figure e da qui scaturiscono le “bizzarre opere-feticcio”, come le definisci tu, che suscitano curiosità. In una recente esperienza in cui mi sono trovato a raccontare le mie creazioni a degli studenti di un liceo artistico che avrebbero dovuto ispirarsi alle mie opere per una mostra di fine anno, ho potuto constatare che il messaggio è stato recepito nei lavori che hanno presentato.

Custodisci le tue opere nel tuo studio milanese, una Wunderkammer in miniatura, dove sogni di esporle prima o poi?

Ho sempre esposto molto poco e se devo fare una scelta preferisco la galleria. Qui si incontrano visitatori attenti e curiosi, interessati all’arte dalle molteplici forme espressive e poetiche, con i quali è più facile e naturale condividere mondi creativi, ricerca estetica e raccontare i dettagli dei propri lavori, mi piace lo scambio di idee, commenti, le domande e risposte di chi osserva con attenzione i miei oggetti-soggetti del pensiero..

Mai pensato a un catalogo che racconti per immagini il tuo mondo popolato da creature stranianti e gioiose?

Che dire? Proprio di recente ho cominciato a pensare a un libro-oggetto in cui raccogliere almeno una parte del mio lavoro passato. Sto pensando a un libro d’artista, dove accanto alle immagini a stampa, si affiancassero anche immagini staccate e leporelli sfilabili e chissà cos’altro, insomma ci sto lavorando.

Cosa rappresenta per te il disegno, e il colore?

Il disegno per me è stato fondamentale. Nell’arco della mia (lunga) vita ho riempito decine e decine di taccuini con schizzi e progetti che in parte ho realizzato e altri, forse, che realizzerò. Il colore viene dopo, a completamento. Spesso è dovuto alla scelta dei materiali cartacei di riciclo (cartoncini colorati, carte giapponesi, ritagli di giornale) di cui dispongo in grandissima varietà e quantità.