“Connessioni Culturali” è il progetto di ricerca promosso dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e dal Vittoriale degli Italiani, con l’obiettivo di rendere più accessibile la fruizione del patrimonio artistico-culturale attraverso l’impiego di tecnologie immersive all’avanguardia. Sviluppato nell’ambito del bando “Tecnologie 5G” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Gemellaggio tecnologico tra il MAXXI di Roma e il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera a partire dal 3 ottobre per tutto il fine settimana.
Un’esperienza gratuita aspetta tutti coloro che vogliono provare a trasportarsi da una parte all’altra dell’Italia grazie ad un progetto innovativo che è stato presentato all’Auditorium del Museo delle Arti del Ventunesimo Secolo dal suo autore, Gennaro Coppola, e dal team di sostenitori che vanno dall’Università di Padova a TIM Enterprise, Lynch International, Rai Cinema, Move2AI e SMACT Competence e naturalmente dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani presieduto da Giordano Bruno Guerri.
Il progetto permette la visita di alcune stanze del Vittoriale – la piazzetta Dalmata, la Stanza del Lebbroso e la Stanza delle Reliquie – direttamente da Roma, superando così le barriere dello spazio e del tempo.
Il visitatore all’arrivo verrà dotato di un visore grazie al quale potrà immergersi immediatamente nel contesto stupefacente del mausoleo dannunziano e sarà assistito durante tutto il percorso di visita nel quale potrà addirittura toccare arredamento e suppellettili di un tempo fu.
Naturalmente si tratta di un esperimento ma ciò che si evince dalla prova è che oggettivamente grazie alla tecnologia molte persone potranno visitare luoghi che per qualsiasi motivo gli sono impediti: Non parliamo solo di mobilità ma anche di curiosità. L’esperienza, infatti, permette di oltrepassare cordoni di protezione, divieti di toccare oggetti e locali che oggi, per ovvi motivi, nella realtà devono essere fatti rispettare a tutela del patrimonio esposto.
Durante la passata estate abbiamo assistito per la prima volta al fenomeno dell’”overtourism” dove molti siti culturali sono stati letteralmente presi d’assalto creando ritardi e scompiglio. Grazie allo studio di progetti tecnologici come questo delle connessioni culturali certi disagi potrebbero probabilmente essere evitati.