Una corsa sugli amori sbagliati e cerotti strappati, uno sguardo libero, una luce inaspettata che inonda e illumina tutto. Un dolore che non si trattiene più e va oltre, che spazza via le scorie e costringe l’anima a riconoscersi, così com’è. Si sopravvive sempre a un dolore, prendendo accordi con il tempo e diventando complici dell’assenza anche quando è ancora presenza. La sofferenza dilata il cuore e nei punti in cui siamo stati spezzati, in quelle zone che sono trincee, la cortina di separazione che divide dal mondo diventa fragile. Il dolore ci rende nudi, permeabili dalla luce.
Dopo il successo riscosso la scorsa estate, vincendo il contest “Deejay On Stage” con il brano “Trastevere” premiato da Linus, Daniele Coletta inaugura l’anno nuovo pubblicando il singolo “Piove Sulla Luna”, una ballad profonda e intima che esplora le emozioni contrastanti di una storia giunta al capolinea. L’artista, che grazie alla forza di questa storia d’amore è riuscito a sentirsi libero con se stesso, con gli amici e la famiglia, racconta la sensazione di vivere una storia disequilibrata e a senso unico, descrive la sensazione di perenne vulnerabilità di chi è disposto a farsi sempre calpestare per amore dell’altra persona.
“Il titolo è una metafora, quando siamo innamorati mettiamo l’altra persona su un piedistallo e anche se ti rendi conto che le cose non funzionano, si cercano sempre delle giustificazioni che proteggano il rapporto, creando l’alibi del momento. Quando poi la storia finisce ti rendi conto che quella sensazione era vera. Il messaggio che voglio dare è proprio questo, non bisogna aspettare che piova sulla luna, tanto non pioverà mai, anche se fa male anche se è doloroso conviene fare i conti con se stessi, invece di aspettare il miracolo. Dopo questa storia ho iniziato un percorso di conoscenza e connessione con le mie emozioni, che auguro a ognuno di intraprendere prima o poi nella vita, poi mi sono circondato di amici e professionisti che, grazie a un intenso supporto e a un dialogo molto aperto e profondo, mi hanno insegnato a tradurre in musica il groviglio di emozioni che viveva in me.”
Il videoclip ufficiale del brano, diretto dal duo catanese Giulio Cannata e Cage Moss, è una metafora sulla ciclicità della vita, sulla consapevolezza e sulla forza che ognuno di noi possiede. Interamente girato nella provincia di Catania, il connubio fra il vulcano Etna e la costa lavica di Aci Castello ci traghetta fra sogno e realtà in un loop immersivo ed emozionante che vede Daniele protagonista universale di un viaggio che mette a confronto l’uomo e la natura.
Nato a Roma nel 1992, Daniele si definisce un ragazzo semplice, ha iniziato a studiare canto all’età di 8 anni, una vocazione arrivata prima di sviluppare il carattere, una storia d’amore iniziata da bambino, mai finita e sempre in evoluzione, sorretta dalla consapevolezza che tutto è soggetto al cambiamento. Si perfeziona nel metodo Voicecraft e approfondisce i suoi studi all’estero frequentando varie accademie di Canto/ Performing Arts. Durante quest’ultima ha l’occasione di confrontarsi con artisti del calibro di Justin Timberlake e Amy Winehouse.
La grande svolta arriva nel 2012 con la partecipazione a X FACTOR 6. Daniele entra, promosso a pieni voti da tutti e quattro i giudici, nella squadra di Simona Ventura e riesce a raggiungere la Semifinale classificandosi quinto con l’inedito ” Un Giorno In Più” scritto per lui dal cantautore statunitense Gavin DeGraw e adattato in italiano dallo stesso Daniele e dagli autori Cianchi e Valicelli. Dal 2014 a 2019 parte come Lead Singer per una tournée con la compagnia di navi da crociera “Silversea”, che gli darà la possibilità di esibirsi in moltissimi paesi del Mondo. A Gennaio 2018 esce Game on, suo terzo singolo, primo in lingua inglese. Il brano, scritto da Riccardo Brizi e Andrea Riso, rappresenta la vera anima di Daniele e ha un sound internazionale che unisce il pop al rock. Il brano entra in rotazione radiofonica negli Stati Uniti d’America e vince il miglior video del mese per l’Akademia.
Tra le canzoni che avrebbe voluto scrivere “Sally” di Vasco Rossi e “Ogni mio istante” dei Negramaro, con la scrittura si carica e leva di dosso il peso del mondo. Vive dentro la sua passione, si perde tra le sue parole, per smarrirsi e non dimenticarsi della vita vera, la stessa che dalla placenta ha influenzato il suo modo di cantare. Molto severo con se stesso è riuscito negli anni a capire che il motore da cui parte tutto è legato ai sentimenti, all’emotività, e in generale all’amore.