John Carpenter è considerato da decenni “maestro dell’horror”, titolo meritato grazie all’eredità che il genere ha ricevuto dalle sue opere, tuttavia tale titolo rischia di appannare ciò che questo straordinario regista ha donato anche al genere fantascientifico. Con questo in mente, il sanremese Paolo Prevosto, compositore di musica elettronica – con collaborazioni con Claudio Simonetti dei Goblin (loro il celeberrimo tema di Profondo rosso) – e collezionista di memorabilia cinematografica e spaziale, ha appena dato alle stampe il libro “Guida al cinema di fantascienza di John Carpenter” (ITALIA Storica, 272 pagine, 25 Euro).
L’intento di questo volume è infatti porre l’attenzione su ciò che Carpenter ha fatto per il cinema di fantascienza, e la scelta di impostare questo libro con un taglio decisamente documentaristico è quindi dovuta al desiderio di esporre i fatti, epurandoli da congetture o valutazioni estranee ai film in oggetto nella loro originalità. In queste pagine sono contenute le storie, gli aneddoti e le curiosità che orbitano intorno alle produzioni fantascientifiche di quest’ultimo, grazie ai racconti e alle memorie che Carpenter ed alcuni addetti ai lavori hanno deciso di condividere per la realizzazione di questo volume. Un percorso attraverso un pezzo importante di storia del cinema, arricchito da foto inedite e interviste esclusive.

«È un volume incentrato su ciò che Carpenter ha fatto per il cinema di fantascienza», specifica l’autore Paolo Prevosto, «questo libro è scritto grazie all’incontro personale con questo straordinario regista, e grazie a numerose interviste rilasciate all’autore dagli addetti ai lavori che presero parte ai progetti di Carpenter. La scelta di impostare questo libro con un taglio decisamente documentaristico è dovuta al desiderio di esporre i fatti, epurandoli da congetture o valutazioni estranee ai film in oggetto. Un documento straordinario che svela l’ideazione e la costruzione di effetti speciali e miniature, senza tralasciare quelle che furono le difficoltà di produzione. Il tutto senza dimenticare le memorabili colonne sonore. Il meritato status di “Maestro dell’Horror” di Carpenter rischia in realtà di appannare ciò che questo straordinario regista ha fatto anche per il cinema di fantascienza, è infatti evidente l’influenza nel genere Sci-Fi successivo alle sue opere. Il volume contiene più di 20 interviste che ho fatto ad addetti ai lavori che operarono al fianco di Carpenter: ho inoltre potuto raccogliere dichiarazioni direttamente da lui. Contiene oltre 200 foto, di cui molte inedite, dettaglio che rende l’opera stessa interessante per i collezionisti».