Matteo Rovere produce il debutto di Francesca Marino con “Blackout love”

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fonte Facebook

Lo scorso 9 luglio 2021 è uscito sulla piattaforma Amazon Prime Video, “Blackout love”, diretto da Francesca Marino, al suo esordio. La pellicola è inoltre prodotta da Matteo Rovere, regista romano e creatore di “Un gioco da ragazze” (2008), “Veloce come il vento” (2016) e “Il primo re” (2019).

Francesca Marino, nel suo primo lavoro, decide di trattare ed analizzare uno dei temi che, nel mondo cinematografico, è all’ordine del giorno, le relazioni amorose. Da qui, tutti i problemi e le incomprensioni che ne derivano. Ponendo sul tavolo le motivazioni delle varie parti, la regista, fa ruotare la sua opera intorno a delle questioni importanti. Quanto si è disposti a lasciar da parte l’orgoglio e il voler vincere ad ogni costo, quando si parla di amore? E soprattutto, esistono delle strategie quando si parla di sentimenti?

La pellicola vede protagonisti Valeria (una Anna Foglietta, come sempre, molto convincente) e Marco (Alessandro Tedeschi). La donna, trentanovenne, pare decisa a vivere la vita ed i rapporti con gli uomini come se stesse giocando una partita a scacchi. Dura e fredda quando si parla di sentimenti, cela in realtà una ferita ancora aperta. Un trauma non ancora superato, il quale lascia una scia di cinismo ovunque vada e nei confronti di tutti i partner che incontra. Questo è il primo punto interessante della pellicola. E cioè il chiudersi a riccio, a causa di una rottura e di un cuore spezzato, non rendendosi conto che non è la soluzione.

Le certezze di Valeria crollano quando nella sua vita, così apparentemente calcolata e all’insegna del “mordi prima che ti mordano”, ricompare Marco. Quest’ultimo è l’ex compagno della donna, il quale ha troncato con lei tempo prima, in maniera del tutto improvvisa, spezzandole il cuore. Tanto tempo ha avuto Valeria per rimuginare sulla questione, e in tutto questo tempo l’idea che un minimo di responsabilità per l’imminente rottura potesse averla anche lei stessa, non le è mai balenata per la mente.

E questo è il secondo punto chiave della storia, la responsabilità. Una responsabilità con cui, quando una storia importante finisce, bisogna fare i conti.

Ma perché Marco torna nella vita della donna? L’uomo, a seguito di un incidente, ha perso la memoria e non si ricorda più quanto accaduto da un anno a questa parte. La sua vita pare essersi fermata a poco prima della rottura con Valeria. Sotto consiglio del medico, onde evitare ulteriori traumi allo sfortunato, Valeria accetta di mettere in piedi una messa in scena, assecondando Marco e lasciandogli credere che la sua vita sia ancora quella di un anno prima. Da qui in poi la donna dovrà fare i conti con il passato, con gli errori e soprattutto con la sopracitata responsabilità. Capendo che la colpa di quanto accaduto non è imputabile unicamente ad una sola persona. Un’occasione per crescere e tentare di mettere da parte un orgoglio ancora troppo colmo di amore e di sentimenti sinceri.

“Blackout Love” è una commedia godibile e simpatica. Se pur leggera, pone l’interrogativo su numerose questioni inerenti i rapporti umani, a volte troppo intrisi di calcoli, di regole e di strategie.