Giancarlo featuring, Guè Pequeno e Toni Veltri insieme sono stati capace di dare luogo a un brano molto interessante, dal titolo Permaloso, che si presenta come una rivendicazione a essere permalosi, senza asservirsi al politicamente corretto.
I vostri sono mood diversi, che però entrano in connubio. Come accade questo?
G: “Permaloso” rappresenta proprio un connubio tra le rime taglienti di Gué e l’accento elegante di Toni, sottolineando tre mood diversi, che finiscono per convergere sinergicamente in un’unica direzione. Il vantaggio di essere un produttore mi fa vivere molti generi diversi e anche amalgamare culture musicali diverse; io arrivo dal Soul, RnB e ho sempre spinto l’Hip Hop fin dai tempi in cui in radio dominava l’Italo POP e quando proponevo l’Hip Hop mi si diceva che non avrebbe MAI preso piede. Da quel giorno vivo i rifiuti come un segno, una vincita, ed infatti alla fine il feedback stesso si rivela una sorta di “Nostradamus” musicale.
T.: Da sempre ho avuto il pregio di potermi adattare a tanti generi diversi, in questo caso è stato bravo il mio produttore Giancarlo a farmi capire che potevo andare oltre quello che facevo già. Per me da un anno a questa parte si è aperto un mondo e mi sto divertendo parecchio.
Raccontatemi del vostro singolo “Permaloso”, come lo descrivereste?
G.: Seguo Toni in qualità di produttore da un anno, trovo che sia un artista molto preparato e non lo spaventa nulla, un carro armato della musica, sa benissimo dove vuole arrivare e come arrivarci, siamo diventati amici, un giorno gli ho fatto ascoltare il giro di piano di “Permaloso” e mi ha detto subito che voleva buttare due rime, come si dice in gergo”. In realtà l’ho scritto principalmente per me stesso, pensando che non sarebbe mai uscito come singolo, ma l’avrei tenuto nel cassetto.
T.: Come già detto da Giancarlo, lui mi ha fatto ascoltare il giro di piano e mi è subito entrato dentro. Mi piaceva sopratutto l’idea di mescolare generi diversi in uno stesso brano. Sono stato da subito affascinato e coinvolto.
Che cosa volete comunicare con questo brano?
G.: “Permaloso” è un rivendicare il diritto di esserlo (permalosi), senza sempre asservirsi al politicamente corretto, ma scremando le persone di cui ci circondiamo, tenendo con sé soprattutto chi ti accetta per come sei, difetti inclusi. Così in amore come nei rapporti lavorativi. “Forse è meglio che molli, le persone negative, mi son fottuto i ricordi, quelli che ci legano inutilmente al passato, forse è meglio che piangi, ciò che deridi oggi magari rimpiangerai domani”.
T.: E’ un grido a rimanere me stesso. Non mi è mai piaciuto fare compromessi, vendere quello che sono pur di apparire come quello che gli altri vorrebbero fossi. Che sia in amore o in ambito professionale. Sono quel che sono, a volte posso sembrare Permaloso, ma solo per quelli che non mi conoscono.
Nonostante il periodo che state vivendo, avete in programma dei live o degli eventi?
G. e T.: Sì, a settembre a Milano, in Belgio ad agosto, poi Cuba a novembre e ovunque ci sia “concesso” esprimere la nostra Arte.
Progetti per il futuro?
G. e T.: Una serie di feat. Sicuramente già da settembre è in programma un’altra uscita poi, ci sarà l’album di Toni. Una sua candidatura a Sanremo giovani ’22; il mio terzo album di solo pianoforte, un singolo in inglese… chi ci ferma più!