Chi negli ultimi vent’anni ha – o ha avuto – la responsabilità di far marciare un’azienda sa bene che difficilmente si può più lavorare e crescere nel solco di una rigida e immutabile programmazione: la necessità di fare fronte a piccole e grandi emergenze a ritmo quotidiano è diventata la regola e non l’eccezione. “Non si vive più alla giornata – diceva qualche tempo fa una celebre vignetta – ma al quarto d’ora, massimo mezz’oretta”.
Il Covid, poi, ha imposto tempi ancora più convulsi. Parte da queste basi Gestire il business fluido. Esperienze di management per prosperare nell’epoca dell’incertezza” (Hoepli Editore), una riflessione a più voci firmata da Michele Bruno, Pietro Butté, Gabriele Galeani, Vincenzo Natile e Guido Tarizzo, cinque dei più qualificati esperti italiani in materia di management, che prendono in esame casi specifici e costruiscono modelli di intervento solidi e misurabili per spiegare alle aziende italiane come ricominciare a crescere davvero nei mercati in cui operano dopo lo sconquasso della pandemia.
“I cicli di business – spiega Michele Bruno – stanno diventando sempre più veloci e sempre meno prevedibili: per questo parliamo di business fluido. Il Covid ha gettato benzina sul fuoco accelerando ulteriormente questo processo. Il libro dà risposte concrete a interrogativi molto precisi prendendo come riferimento le esperienze di manager, imprenditori e investitori che negli anni hanno lavorato per rendere le loro aziende strutturalmente più competitive e capaci di adattarsi velocemente”. Ora che “ripartenza” diventa il mantra per tutta l’economia, sta alle aziende dimostrare di poter competere: certamente non solo aspettando gli incentivi del Pnrr o prestando attenzione esclusivamente alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale d’impresa, ma cambiando radicalmente i paradigmi per puntare alla crescita veloce, all’accesso nei mercati internazionali, all’innovazione degli strumenti produttivi e dei processi industriali, alla managerializzazione della propria organizzazione e allo svecchiamento dei board. Tutte dinamiche rese chiare dalle pagine di Gestire il business fluido.
“Partendo dall’osservazione dell’ecosistema aziendale, dove le cose succedono realmente – aggiunge Guido Tarizzo – il libro contribuisce, attraverso la condivisione di esperienze concrete, a passare dall’enunciazione di cosa bisognerebbe fare per crescere, per internazionalizzare, per essere innovativi, per managerializzare, ad analizzare come le aziende che hanno avuto successo sono riuscite a farlo in pratica”.
Gestire il business fluido non è un semplice manuale, non è uno studio di accademici chiusi nella loro torre d’avorio e non è nemmeno l’illustrazione di un know how aziendale. È una riflessione costruttiva, la prima nel suo genere in Italia, che può fornire alle aziende medie e piccole l’esempio di esperienze di successo di realtà più ampie e strutturate e alle aziende grandi una serie di spunti utili per guadagnare in rapidità, flessibilità e capacità di innovare. Un lavoro pieno di storie di vita vissuta e di testimonianze di grandi e piccoli imprenditori che traccia un nuovo corso e guarda al futuro con consapevolezza e fiducia.