Sanremo è Sanremo, non solo per suggestioni di atmosfere e musiche, ma per quell’effetto sorpresa costantemente dietro l’angolo: uno sparigliare le carte che solo al festival può accadere. I rusultati del podio lo dimostrano a chiare lettere, avendo smentito le previsioni di Sisal Matchpoint che avevano dato per vincitore Ermal Meta, seguito da Willie Peyote e Annalisa. Il voto congiunto di giornalisti, giuria demoscopica e televoto ha dato la palma del vincitore al gruppo dei Maneskin, interpreti di “Zitti e buoni”, riservando il secondo posto a Francesca Michielin e Fedez (“Chiamami per nome”) ed il terzo ad Ermal Meta (“Un milione di cose da dirti”), che è intervenuto alla conferenza stampa di ieri mattina. “Abbiamo vinto tutti – ha detto – perché andare su un palco in questo periodo storico vuol dire accendere la speranza di cui tutti noi del settore musicale abbiamo bisogno”. Albanese di nascita e barese d’adozione, il cantante dedica il successo ai colleghi artisti che hanno preso parte alla kermesse canora, tracciando, poco prima dell’incontro conclusivo con Amadeus, il bilancio di un’edizione travagliata sotto molti aspetti a causa dell’emergenza sanitaria. Cinque giorni di musica e spettacolo si concludono così con il trionfo di un gruppo di giovanissimi interpreti che hanno portato il loro rock potente in vetta alle preferenze di una giuria esigente come quella del festival. Grande commozione sul palco, al momento della proclamazione, i Maneskin hanno commentato l’inaspettata vittoria. “Abbiamo portato questo brano perché è la perfetta rappresentazione del nostro sound attuale – ha detto il leader del gruppo Damiano David – e corrisponde alla nostra identità. Siamo stupiti del risultato perché non ci aspettavamo una ricezione così veloce da parte degli spettatori; ma siamo consapevoli di aver portato qualcosa di diverso rispetto a ciò che si è abituati a vedere sul palco del festival. Questa vittoria dimostra un entusiasmo e un’attenzione da parte del pubblico che siamo pronti a ricambiare”. Il brano è un rock arrabbiato e potente, tanto nella versione su disco che in quella dal vivo, in cui lo stile della band si mescola agli archi dell’orchestra,che nella serata finale ha accompagnato il gruppo suonando in piedi.Profonda gratitudine per il lavoro di questi bravi professionisti: “Da subito siamo stati entusiasti di poter lavorare con l’orchestra – ha detto la bassista Victoria De Angelis – perché sono musicisti incredibili ed il maestro Enrico Melozzi ha fatto un ottimo lavoro di arrangiamento. Sono stati capaci di aggiungere tanto al brano senza snaturarlo. L’orchestrazione è stata infatti scritta doppiando dei nostri riff e aggiungendo del colore senza prendere una direzione diversa da quella stabilita. E’ stata un’emozione incredibile poter suonare con sessanta musicisti, e credo sia un bel messaggio per le persone che lavorano nello spettacolo”. “L’idea di farli alzare in piedi è stata di Enrico – ha aggiunto Damiano – Abbiamo vissuto il festival molto a contatto con loro, parlavamo spesso con i componenti dell’orchestra e percepivamo da parte di alcuni autentico divertimento nel suonare il nostro pezzo. Sono musicisti navigati con anni di carriera ed è un bel riconoscimento che il nostro brano sia riuscito ad entusiasmarli”. Ma la vittoria della band romana è anche rappresentativa della vicenda di quattro ragazzi che hanno iniziato il loro percorso artistico cantando per le starde della capitale ed oggi hanno raggiunto il successo, consolidando sul palco dell’Ariston una svolta iniziata quattro anni fa con il secondo posto a “X-Factor” nel 2017. Molto forte è stato il sostegno social da parte dei cittadini romani e della sindaca Virginia Raggi, che ha scritto un tweet per complimentarsi col gruppo. ”Ci fa un piacere immenso sapere di avere feedback da parte della nostra città – ha concluso il chitarrista del gruppo Thomas Raggi – dove abbiamo cominciato suonando per strada a Via del Corso e nei piccoli club. E’ veramente incredibile”. I Maneskin hanno inoltre confermato la loro partecipazione, in qualità di vincitori del festival, all’Eurovision Song Contest, in programma a Rotterdam nel mese di maggio. Presenti in conferenza stampa, collegati da remoto, anche i secondi classificati Fedez e Francesca Michielin, i vincitori del Premio Lucio Dalla Colapesce e Dimartino e Willie Peyote, che ha ricevuto il Premio della Critica Mia Martini per “Mai dire mai (La locura)”.
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