“Fragile”. Ecco il titolo del primo progetto discografico full lenght di Maestro Pellegrini, che dal 30 di ottobre sarà presente, in formato fisico, in tutti gli store. Già dal 27 dello stesso mese il disco, uscito per Blackcandy Produzioni, con la produzione artistica di Andrea Pachetti, sarà sulle piattaforme streaming.
Il titolo “Fragile” non è casuale, dato che l’artista, oltre che come musicista, denuda la sua anima come uomo, attraverso nove brani (per esteso: “Siamo noi”, “A volte ti capisco”, “Inattaccabile”, “Francesco”, “Cent’anni”, “Semplice”, “Boxe”, “Ci dovranno legare”, “Smettere”) dal contenuto intimo, in cui si parla di vita, emozioni, dolore, fattori che ci obbligano a smascherarci e quindi a mostrare il lato più vulnerabile. Allo stesso modo la musica accompagna queste vicende e questi stati d’animo, facendolo in certi casi con suoni distesi, in altri frangenti divenendo ritmata e serrata, affiancando la voce dell’artista, che non dà luogo a semplici canti, ma a vere e proprie confessioni messe in musica.
A proposito dell’album, registrato negli studi di 360 Music Factory di Livorno, con il mastering curato da Andrea De Bernardis, e a cui hanno partecipato anche Appino (Zen Circus) & Giorgio Canali, Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale) e Motta, Maestro Pellegrini afferma: «L’idea alla base di questo disco è quella di mettermi a nudo raccontando la mia vita attraverso i testi delle canzoni, credo che cantare debba essere una necessità e per me lo è diventata dopo un periodo particolare della mia vita in cui la musica non bastava più. – Dice il musicista, che poi conclude – Ho sempre scritto parole e un paio d’anni fa ho deciso di cominciare a fare sul serio, credo che raccontare se stessi agli altri sia un mezzo potente di autoanalisi e riflessione che a me è servito per crescere e capirmi meglio, ne ho avuto bisogno, ne ho avuto l’opportunità».