La seduzione è un argomento che interessa e coinvolge entrambi i sessi, ma credo sia indiscutibile che è l’uomo, dopo un primo incontro o all’inizio di una conoscenza , quello che deve darsi più da fare per conquistare la testa, il cuore o il corpo della donna che gli piace.
Sottolineo “all’inizio” e soprattutto “generalmente” perché alcune donne talvolta mi dicono: “Franco, un tempo era così… adesso noi donne andiamo e ci prendiamo l’uomo che ci interessa”. Posso nutrire qualche dubbio? In alcuni casi sicuramente è così, ma in generale no. La maggior parte delle donne propende per un atteggiamento attendista, perché vuole valutare come noi uomini parliamo, ci muoviamo e cosa facciamo. Poi è chiaro che anche le donne fanno la loro parte accettando di uscire, liberandosi dagli impegni, curando il loro aspetto o chattando per tenere alta l’attenzione. Perché piacere, piace un po’ a tutti, giusto?
Ma andiamo con ordine. La seduzione a mio parere, è prima di tutto una questione di percentuali. Se due persone si attraggono al 100% siamo perfetti, non c’è bisogno di inventarsi nulla, tutto scorre da sé. Ma se lei a lui piace 100 ma lui a lei piace 60, allora bisogna lavorare per colmare questo gap. E come possiamo farlo? Possiamo farlo affidandoci ad alcune piccole astuzie positive e a qualche tecnica anche banale ma assolutamente efficace.
Ce ne sono a decine (ho scritto un libro al riguardo: Seduzione Magnetica edizioni Ultra) ma in questo articolo governato dalla sintesi, espongo due considerazioni base troppo spesso sottovalutate; l’ABC della seduzione. Le paragono alle istruzioni scritte sui pacchi di pasta: “Versare l’acqua in una pentola, portare a ebollizione e salare a piacere” sembrano cose assolutamente scontate ma se vengono scritte è perché un promemoria è sempre utile.
La prima regola per cercare di ridurre un divario di attrazione, è quella di raccogliere informazioni. Più cose sappiamo della donna che ci attrae e meglio è. Cosa le piace, cosa la appassiona, come trascorre il tempo libero, dove lavora, che studi ha fatto, quali sono le sue ambizioni, i suoi desideri, i suoi viaggi preferiti, i suoi progetti ecc. Ovviamente non in stile interrogatorio, ma raccogliere dati sensibili come direbbero i garanti della privacy, è fondamentale. Esempio pratico: se io sono molto abile alla griglia e invito a mangiare una costata di chianina una donna vegetariana, avrò trasformato una mia abilità in qualcosa che a lei darà immediatamente fastidio. Un boomerang che mi si ritorce contro. Non raccogliere informazioni, è come scoccare una freccia ad occhi chiusi.
La seconda considerazione (che vale al di là della seduzione per tutti) è quella di avere una varietà di interessi e di passioni. Troppo spesso si punta sull’aspetto fisico, i vestiti o la bella macchina (per chi può permetterselo) ma disporre di argomenti di conversazione che possano attirare l’interesse di una donna evitando di annoiarla, è importantissimo: trasmettiamo l’impressione di un uomo col cervello che funziona. Essere monotematici equivale ad un ristorante che ha un solo piatto nel menù.
Se al contrario abbiamo un’ampia scelta di specialità, avremo più possibili clienti che ci verranno a trovare, così come potremo coinvolgere più tipologie di persone che ci piacciono.
Per concludere la riflessione, direi però che l’unico vero segreto della seduzione, è quello di avere una mente elastica. Una mente che ci permetta di spaziare evitando giudizi tranchant, spesso senza sapere o conoscere. Più saremo open mind e più risulteremo attrattivi, evitando di rinchiuderci talvolta compiaciuti, nel nostro piccolo, limitato orticello.