Beatrice Gigli: «Sul nuovo OFF grande spazio agli imprenditori»

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Cultura e non solo: le storie di chi ce l’ha fatta in un momento così difficile

Beatrice Gigli, poco più trentenne, esperta di comunicazione, giornalista pubblicista, è il nuovo direttore de IlGiornale OFF. Sei anni fa ha fondato Beatrice Gigli Communication: si occupa delle relazioni pubbliche e istituzionali, di eventi di brand ed eccellenze del made in Italy.

Sei giornalista pubblicista. Dì la verità, meglio fare il direttore
Meglio fare ciò che piace. Fare il direttore del Giornale OFF mi permette di lavorare molto, oltre che sui contenuti, sull’organizzazione generale,


Che nicchia andrà a coprire il nuovo Giornale OFF nell’arena delle pubblicazioni culturali?
Avrà dei contenuti nuovi e anche molto particolari. Non parlerei di nicchia. Mi piacerebbe che off fosse fruibile a tutti. Cultura, arte, ma anche tecnologia, ambiente e salute, con un grande spazio anche alle aziende e agli imprenditori, perché sono convinta che le storie e i consigli di chi c’è l’ha fatta possano aiutare tanti giovani in un momento così difficile. Non più carta, ma solo web. Almeno per il momento.


Vuoi anticiparci qualche novità senza spoilerare troppo?
Ci saranno contributi di Camillo Langone, Pierluigi Battista, Franco Trentalance, Boris Sollazzo, Alessandro Iovino, Alessandro Savoia e tantissimi altri. Io non farò editoriali ma continuerò a scrivere le SanteVisioni, la mia rubrica sacroprofana che indaga su storie al limite del comprensibile.


Quando un giovane lettore gli diceva di voler fare il giornalista, Montanelli si metteva le mani nei capelli che non aveva: tu cosa gli diresti? (al giovane, non a Montanelli)


Gli direi : “Vuoi fare il giornalista? Inizia subito e leggi tutto, dalla cultura al gossip, guarda film, serie tv e documentari, perditi nel musei e in luoghi dimenticati. La conoscenza ti apre molte strade. Sii sempre gentile e sopporta chi non lo è “


Nell’era dei social come si posizionerà OFF?
Oggi gli utenti vanno sui siti solo se sono veicolati bene sui social, dunque sono fondamentali.


Sei piuttosto giovane per essere arrivata fin qui: svelaci il segreto del tuo successo
Giovane non direi, in America si ricoprono ruoli più o meno importanti già a 25 anni. Diciamo che ho avuto una grandissima opportunità e farò di tutto per essere all’altezza. Grata a chi mi ha dato fiducia, in questo caso Edoardo Sylos Labini, che ha fondato OFF otto anni fa ed è anche l’editore del mensile CulturaIdentità. C’è da dire che non volevo fare la giornalista. Ho iniziato come editrice di Society Well Done, una rivista che davo ai miei clienti al posto della classica presentazione, con tante interviste e curiosità, tutte legate al mondo dell’imprenditoria e della comunicazione. Naturalmente raccontavo i miei lavori. Poi ho iniziato a collaborare con varie testate tra cui ilgiornale OFF.


Meglio un vice uomo o una vice donna?
Meglio un vice valido, nessuna differenza di genere. Il vice è il motore di qualsiasi giornale, come di qualsiasi azienda. Il direttore deve essere un bravo supervisore, deve far incastrare tutti i tasselli, ha la responsabilità morale e legale, deve per forza di cose avere un piano rivolto al marketing: è un manager a tutti gli effetti. Confido molto nel mio vice e in tutta la squadra di OFF.