I Cavalieri erranti, l’opera dimenticata di Victor Hugo

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Quest’anno in Italia si è appena assistito all’uscita di un classico della poesia che non era mai stato tradotto nella nostra lingua. Si tratta de Les Chevaliers errants (I Cavalieri erranti) di Victor Hugo, un poema cavalleresco racchiuso nella raccolta poetica La légende des siècles. È strano pensare che Hugo abbia scritto un poema cavalleresco in versi, eppure è proprio così, per un ciclo suddiviso a sua volta in due opere poetiche: Le petit roi de Galice (Il piccolo re di Galizia) ed Eviradnus, due testi che vedono come protagonisti i due eroi Roland e l’omonimo cavaliere che dà nome al secondo lavoro.

I Cavalieri erranti, l'opera dimenticata di Victor Hugo

Il traduttore de Les Chevaliers errants, pubblicato dalla casa editrice siciliana Nulla Die, è il giornalista e poeta Stefano Duranti Poccetti, che così scrive nella introduzione: “Ecco che i suoi eroi, Roland ed Eviradnus, si caricano di forza mistica, scontrandosi coi rappresentanti del male, facendo fede nelle loro innumerevoli esperienze, copiose battaglie, soprattutto in un’ispirazione divina, che li rende invincibili, donando loro l’astuzia d’Ulisse, il vigore necessario per combattere interi eserciti in completa solitudine. La forza dell’eroe è per Hugo quella di Dio, l’eroe è intermediario di Dio e non ha bisogno di vivere con gli uomini, perché egli è un semidio, destinato sempre a vincere per ottenere Giustizia. Densissime queste pagine, in cui la poetica dell’Autore si fa potente, allo stesso tempo terrena e astratta, concreta e sognante, ricca di lemmi, allo stesso tempo fluida, estremamente lirica.”

Insomma, per gli appassionati di classici e della letteratura francese è disponibile finalmente questo nuovo titolo, disponibile per la prima volta in italiano, per scoprire un Victor Hugo inedito, alle prese col poema cavalleresco.