Nadia Cascini e quella cromia viva che si fa tenue velo

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SOULPORTRAIT#26 ST. PETER'S CHATEDRAL

Realtà, sogno, spiritualità sono elementi inscindibili nell’Arte di Nadia Cascini, pittrice aretina pluripremiata, che vanta lavori in gallerie di tutto il mondo. Sono ormai anni che l’Autrice mette a punto la sua tecnica, che prevede l’unione di elementi reali con componenti onirici, universi visionari e fantastici. Si tratta di tele dipinte a olio, dove la Cascini dimostra la sua indubbia capacità tecnica, che riguarda sia il disegno che l’uso del colore, adoperando cromie vive, sfumandole in modo magistrale, come a creare un’estrosa caduta di bruma, che si fa tenue velo alla realtà giacente sullo sfondo, dando poi luogo a prospettive sublimi e suggestive.

Concentriamoci sugli ultimi quadri dell’Artista, dove le città divengono protagoniste: Francia, Toscana, Venezia, sono i nomi di questi cicli pittorici, dove la pittrice ci mostra, a suo modo, i canali veneziani, Piazza Grande di Arezzo, come i palazzi e i castelli della Loira. L’Autrice li definisce col termine “soulportrait”, poiché a lei non interessa solo la veduta in sé e per sé, ma soprattutto quello che nasconde: la sua anima, la sua storia. “Esse narrano i racconti dei secoli, come nobili dame si siedono sul mondo e guardano in basso, attraverso i ricami del vestito”, scrive la pittrice riguardo le creazioni.

Solo a titolo d’esempio, prendiamo uno di questi dipinti dalla sezione Francia: La forma dei sogni, dove si presenta un castello arroccato sul mare, quello di Mont Saint-Michel. La realtà si sfa, emanando l’onirica luce, il concreto diventa così astratto e la prospettiva si tramuta in una personale concezione di cubismo.

Tanti stili che si uniscono, plasmando un prodotto autentico e originale, dal segno forte, e certo lo spettatore non può che rimanere affascinato da questi pianeti immaginari che si aprono, creando una sensazione di sbalordimento e di stupore quasi Romantico, visto che tale dimensione abbagliante ci riconduce in parte alle opere di Turner.

Attraverso la stessa tecnica, l’Artista dà vita ad altre composizioni, poi a strumenti musicali e maschere, quest’ultime che ci riportano, ancora, al clima veneziano e che la Cascini riesce a completare con sorprendente magia, sempre ispirata nel giocare tra reale e fantastico.

Quelli di Nadia Cascini sono in definitiva paesaggi dell’anima. La realtà offre la prima idea, ma è poi l’intimo impulso dell’Artista a costruire un’impalcatura sognante, capace di fare sognare anche coloro che vi si avvicinano, che non possono fare a meno d’immergersi dentro questi straordinari mondi.